Legge di Bilancio 2025 definitiva, cosa cambia per energia, edilizia, ambiente

Legge di Bilancio 2025 definitiva, cosa cambia per energia, edilizia, ambiente
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Dalle modifiche al Piano Transizione 5.0 allo stop al bonus caldaie a gas, dalle rimodulazioni dei bonus edilizi alla revisione della fiscalità delle auto aziendali per favorire le elettriche. Vediamo in sintesi tutte le novità della Manovra 2025 appena approvata in via definitiva dal Senato via depositphotos.com Si è chiuso sabato 28 dicembre l’iter della manovra finanziaria. Il Senato ha votato con 108 sì, 63 no e 1 astenuto la fiducia al governo, varando in via definitiva la Legge di Bilancio 2025. (Rinnovabili)

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Con 108 sì, 63 voti contrari e un astenuto la legge di bilancio è stata approvata definitivamente al Senato. Poco prima l’Aula aveva dato l’ok, con 112 voti favorevoli, alla parte della manovra contenente le norme su cui il governo ha posto la questione di fiducia. (Collettiva.it)

“L’approvazione definitiva della Legge di Bilancio è un risultato che porta con sé numerosi elementi positivi, recepiti da Governo e Parlamento nell’interlocuzione con la Cisl”. (CISL)

Con la consueta accelerazione last minute e il contingentamento dei tempi necessario a chiudere la questione entro la fine dell'anno, arriva il via libera dell'Aula del Senato alla fiducia chiesta dal governo. (il Giornale)

La manovra 2025 è legge, via libera del Senato: aliquote Irpef, flat tax, bonus e sanità. Tutte le misure

È una manovra di grande equilibrio, che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità, riduce la pressione fiscale e dà una mano a chi produce e crea occupazione e benessere". (La Provincia di Cremona e Crema)

Soldi che saranno utilizzati per rendere strutturale la riduzione del cuneo fiscale estendendola ai redditi fino a 40mila euro (rispetto ai 35mila di quest’anno) e per il passaggio a tre aliquote Irpef (23% per i redditi fino a 28mila euro, 35% da 28mila a 50mila euro e 43% oltre i 50mila euro). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Resta quindi confermato il testo modificato alla Camera dove la manovra è arrivata il 23 ottobre, con ampio margine per la discussione, come rivendicato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ma dove si è dovuto attendere quasi due mesi, fino al 13 dicembre, per vedere gli emendamenti del governo e iniziare la discussione sul merito, come denunciato dalle opposizioni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)