Mickey 17 e la visione dell'umanità di Bong Joon-ho
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mickey 17 e la visione dell'umanità di Bong Joon-ho Il regista Bong Joon-ho Amate il cinema di Bong Joon-ho? Allora Mickey 17 è quello che fa per voi. Il grande regista sudcoreano torna offrendo un film molto diverso per tono e atmosfera rispetto al suo passato, ma non così differente per tematiche, finalità, per la volontà di parlarci di noi, del nostro presente, di una società impazzita e senza più senso ed umanità. (Today.it)
Su altri giornali
Come spesso accade nel mondo di Hollywood, il final cut è un tema molto scottante che abitualmente mette in contrapposizione la produzione e il regista. Anche Mickey 17 di Bong Joon-ho ha incontrato diversi problemi in tal senso, e un nuovo report conferma che il regista sudcoreano ha imposto la propria volontà scontrandosi con Warner Bros. (Movieplayer)
La narrazione, che anticipa l'uscita dell'adattamento cinematografico Mickey 17, trascende la mera avventura fantascientifica per addentrarsi in un territorio di riflessione filosofica ed etica. (Adnkronos)
Lo abbiamo intervistato in merito. (Gamesurf)
Sono stati sufficienti per superare nettamente la concorrenza e scalzare dal primo posto A Complete Unknown di James Mangold, il grande deluso dalla notte degli Oscar (8 nomination e nessuna statuetta). (Box Office)
Alla Berlinale Mickey 17 ha fatto davvero discutere e diviso la critica specializzata, che è rimasta molto sorpresa da ciò che il regista coreano premio Oscar Bong Joon-ho gli ha mostrato: un'opera fantascientifica distopica, ma in realtà ibrida, dove la commedia, la satira politica, la stessa decostruzione di genere dominano incontrastate. (Esquire Italia)
Fantascienza o realtà quotidiana? Mickey Barnes – interpretato da Robert Pattinson, un volto perfetto per questa condizione spettrale – muore e rinasce più volte come persona “sacrificabile” in una missione di colonizzazione spaziale (un proletario perfetto in fuga interstellare dagli strozzini che vogliono fargli la pelle – è ovvia la critica al potere del denaro, al consumismo e ai dislivelli sociali che ne derivano, tema centrale in qualsiasi film sudcoreano d’autore, da Parasite a Pietà della poranima di Kim Ki-duk; ma pur anche in Squid Game, per non spingerci troppo in là). (Rivista Studio)