Femminicidio a Spoleto, si cerca il cellulare di Romita sotto al Ponte delle Torri | Fiori e lumini per Laura
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Polizia e vigili del fuoco di Spoleto al lavoro dal primo pomeriggio di venerdì nell’area sotto al Ponte delle Torri alla ricerca di elementi utili all’inchiesta sul femminicidio di Laura Papadia, la 36enne uccisa dal marito Nicola Gianluca Romita. In particolare gli inquirenti starebbero cercando il telefono cellulare dell’uomo, fermato dopo una lunga trattativa dagli intenti suicidi dopo aver commesso l’omicidio della moglie, poi confessato. (TuttOggi)
La notizia riportata su altri media
Secondo il racconto della stampa nazionale, l’allarme è scattato con una telefonata al 112 dalla Sardegna da parte dell’ex moglie dell’uomo alla quale questi aveva dichiarato di avere ucciso l’attuale compagna. (Frosinone News)
Nicola Gianluca Romita racconta come un delitto d’impeto, dopo l’ennesima discussione, l’omicidio della moglie Laura Papadia, morta strangolata nella loro casa al centro di Spoleto. In sei ore di interrogatorio davanti agli inquirenti ha fornito una sua lucida versione dei fatti, confessando di fatto l’omicidio, ma le sue parole devono ora passare il vaglio delle indagini. (ilmessaggero.it)
È recluso al carcere di Maiano Gianluca Romita, il 48enne di Senigallia che deve rispondere di omicidio volontario dopo aver confessato di aver ucciso la moglie Laura Papadia a Spoleto, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi. (il Resto del Carlino)
– "Laura voleva un figlio già da un po’ di tempo". A confermarlo è una conoscente che quando ha appreso la notizia dell’assassinio della 37enne, vicedirettrice del supermercato Tigre di Spoleto uccisa dal marito, il senigalliese Gianluca Nicola Romita, è rimasta sotto choc. (il Resto del Carlino)
È recluso al carcere di Maiano Gianluca Romita, il 48enne che deve rispondere di omicidio volontario dopo aver confessato di aver ucciso a Spoleto la moglie Laura Papadia, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi. (LA NAZIONE)
Che la questione dell’eventuale gravidanza tenesse la coppia sulle spine da tempo, lo confermano anche colleghe e colleghi della vittima. A confermarlo è una conoscente che quando ha appreso la notizia dell’assassinio della 37enne, vicedirettrice del supermercato Tigre, uccisa dal marito, e il presunto movente del delitto, è rimasta sotto choc. (LA NAZIONE)