Inflazione e caro-vita «mangiano» i risparmi delle famiglie: nel 2022 prelevati 20 miliardi

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Corriere della Sera ECONOMIA

La sopravvivenza del risparmio non è più cosa certa La sopravvivenza del risparmio al tempo d’oggi non è più una garanzia e a dimostrarlo sono i dati delle tasche degli italiani, alleggerite dalle ondate delle continue fiammate dei prezzi energetici e da un’inflazione generalizzata sempre più in risalita. Se i conti correnti degli italiani non hanno mai smesso di crescere dal 2017, i dati dell’ultimo trimestre del 2022 suonano infatti come un allarme sociale, dimostrando che le condizioni delle famiglie potrebbe cominciare ad essere compromesse nell’immediato futuro. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

I cittadini continuano a indebitarsi: salgono i mutui e crescono anche i prestiti personali e il credito al consumo, salito a quota 256 miliardi di euro in crescita dell’1,5% da gennaio a novembre di quest’anno. (Tuscia Web)

Tra caro-energia ed inflazione le famiglie sono state costrette a utilizzare i risparmi nel tentativo di conservare il proprio tenore di vita (Quotidiano di Sicilia)

L’inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. E’ quanto emerge da una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). (il Fatto Nisseno)

L’inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. E’ quanto emerge da una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). (il Fatto Nisseno)

La corsa dell'inflazione e la conseguente perdita del potere di acquisto da parte delle famiglie spinge gli italiani verso i salvadanai. (la Repubblica)

Se nei primi sette mesi del 2022 la liquidità accumulata dalle famiglie ha quasi sfiorato i 1.180 miliardi di euro, con una crescita - seppur più lenta rispetto al passato - dello 0,9% da inizio anno, i dati dei quattro mesi successivi confermano i timori, ormai accertati, di un "crollo di potere di acquisto - evidenzia la Fabi - che costringe gli italiani ad attingere alle loro riserve per far fronte ai maggiori costi". (Today.it)