Trump, mio caso è il fallimento del sistema giudiziario Ny

Trump, mio caso è il fallimento del sistema giudiziario Ny
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

"Questo caso è stata una brutta esperienza ed un fallimento del sistema giudiziario di New York". Lo ha detto Donald Trump in attesa della sentenza di condanna per il caso dei pagamenti a Stormy Daniels (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

La condanna comunque macchia la fedina penale di Trump. Tra i poteri della presidenza degli Stati Uniti “non c’è” anche quello “di potere di cancellare il verdetto di una giuria”, ha detto il giudice confermando il verdetto di colpevolezza, emettendo una sentenza di “rilascio incondizionato”, vale a dire senza nessuna imposizione di pena, per tutti i capi di imputazione. (Il Fatto Quotidiano)

Trump è stato già condannato a maggio da una giuria di dodici cittadini newyorkesi, ma spetta al giudice decidere la sentenza. Il 10 gennaio, dieci giorni prima dell’insediamento alla Casa Bianca: è la data fissata dal giudice Juan Merchan per la sentenza contro Donald Trump nel caso di Stormy Daniels (Corriere della Sera)

Donald Trump è stato condannato nel caso dei pagamenti a Stormy Daniels ma non andrà in carcere. Lo ha detto il giudice Juan Merchan leggendo la sentenza. Al presidente eletto non sarà comminata neanche una multa. (la Repubblica)

Donald Trump colpevole di 34 reati per il caso Stormy Daniels, ma non subirà nessuna pena

Secondo l'accusa, quei fondi erano stati registrati come spese legali, una classificazione fraudolenta che aveva l’obiettivo di proteggere l'immagine pubblica del candidato presidenziale. (Vanity Fair Italia)

Il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato condannato per il presunto pagamento di 130mila dollari all’ex pornostar atto a nascondere la loro relazione. La sentenza, però, non prevede per Trump la galera bensì una “scarcerazione incondizionata” a dieci giorni dal suo insediamento. (Nicola Porro)

La sentenza permetterà quindi al tycoon di tornare alla Casa Bianca senza la minaccia di una pena detentiva o di una multa, ma lo rende di fatto la prima persona condannata per un crimine ad assumere la presidenza. (Milano Finanza)