Dichiarazione del Presidente dell'istituto Nazionale Azzurro Festicini in merito all'esibizione di Fedez a Reggio Calabria - Calabria Reportage

"In qualità di Presidente dell'Istituto Nazionale Azzurro, mi permetto di esprimere e condividere una riflessione. La decisione adottata dal Comune di Reggio Calabria di confermare... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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A Reggio Calabria si accendono le polemiche per il concerto di Fedez, previsto per il 17 settembre in occasione del “Reggio Live Fest”, che coincide con i festeggiamenti in onore di Maria Santissima Madre della Consolazione. (Telemia)

Monta il caso Fedez a Reggio Calabria. Dopo la dura presa di posizione di don Giovanni Zampaglione, adesso è un altro importante prelato, don Giovanni Gattuso, parroco della Parrocchia di San Nicola e Santa Maria della Neve di Cannavò, a scrivere una lettera pubblica inviata al Sindaco. (StrettoWeb)

Il caso Fedez sta suscitando proprio clamore in quanto l’ex marito della Ferragni è stato invitato a Reggio Calabria per esibirsi proprio in occasione di Festa di Madonna nonostante i suoi accostamenti blasfemi con la fede cristiana. (StrettoWeb)

Due sacerdoti reggini don Giovanni Gattuso e don Giovanni Zampaglione ma anche altri, non hanno esitato a esprimere pubblicamente non solo il loro rammarico ma anche quello di molti confratelli e di tanti fedeli i quali cercano il nesso logico tra i contenuti di un cantante che offende il credo religioso e i festeggiamenti in onore della Madonna. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

Un artista abituato ai palchi, ai concerti e ai riflettori. Personaggio divisivo, se ce n’è uno, seguitissimo sui social con 14,1 milioni di follower su Instagram. (Il Fatto Quotidiano)

Sì, perchè il rapper si esibirà nell'ambito dei festeggiamenti voluti dal Comune per la patrona, ma la sua presenza non è stata accolta con grande entusiasmo dai parroci. Come riportato dal Corriere, don Giovanni Gattuso della parrocchia San Nicola e Santa Maria della Neve ha preso carta e penna ed ha scritto al sindaco Giuseppe Falcomatà. (il Giornale)