Stefano Folli. Il trionfo dei piccoli Machiavelli rossobruni (di S. Folli)

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L'HuffPost ESTERI

In una famosa scena di Tutti a casa, protagonista Alberto Sordi, dedicato alle amare conseguenze dell'8 settembre ‘43, si vede un ufficiale di fanteria, appunto Sordi, che si trova con il suo reparto a essere attaccato in modo proditorio dai tedeschi. Nella confusione di quelle ore nessuno lo ha informato di ciò che era accaduto con l’armistizio. Per cui egli applica una logica militare, essendo incapace d’immaginare quel che in effetti era quasi impensabile. (L'HuffPost)

Su altre fonti

Dopo l’appoggio, se non l’incitamento, ai suoi sostenitori durante l’assalto a Capitol Hill alla fine del suo precedente mandato, ora ci si può aspettare di tutto e sta avvenendo di tutto e sarà una escaletion se le risposte del mondo intero non saranno forti e chiare . (GiornaleSM)

Con lui l’uomo delle tasse.Non è dato sapere se Michele Serra, quando ha invitato la sinistra a scendere in piazza «per l’Europa» stesse cercando di rinverdire gli antichi fasti di aut... (La Verità)

Perdite umane e scontri di pensiero, tra gli stati coinvolti, illusioni e dispendio economico dall’Europa all’America, continuano a creare una situazione di instabilità di tutti gli stati coinvolti. (GLI STATI GENERALI)

Ambasciatore, che è successo alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky? Pierfrancesco Zazo era ambasciatore a Kiev quando la Russia ha invaso l'Ucraina. Lì è rimasto fino a luglio, quando è rientrato in Italia per la pensione. (il Giornale)

E adesso? È l’interrogativo che aleggia in tutte le cancellerie europee all’indomani del tracotante spettacolo offerto da Donald Trump (con l'appoggio determinante del suo vice JD. Vance) con Volodymyr Zelensky, scena apicale di una stagione maledettamente complicata. (Avvenire)

L’umiliazione inferta a Zelenski da Trump, che reclama una “pace” comunque, dunque una capitolazione dell’Ucraina in nome del privilegiato rapporto del tycoon con la Russia di Putin, finanziata da un accordo capestro sulle terre rare di Kiev che assomiglia a un pagamento per i danni di guerra, non tanto al paese aggredito ma al bilancio degli Stati Uniti – il tutto senza nemmeno associare gli ucraini alla trattativa e impegnarsi a garantire la loro sicurezza-, conferma che quello in corso tra le due sponde dell’Atlantico non è un fortunale passeggero ma un devastante uragano che rischia di affondare ottant’anni di relazioni Europa-Usa. (il Nord Est)