L’aspirante modella stuprata a turno sul finto set: “Ti ha testata lui ora tocca a me”

L’aspirante modella stuprata a turno sul finto set: “Ti ha testata lui ora tocca a me”
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
La Repubblica INTERNO

«Paolo ti ha testata e ti devo testare pure io». È un pomeriggio del febbraio scorso. Daniele Ferrero fa avanti e indietro davanti alla telecamera mentre il titolare dell’agenzia Models Italian Academy Paolo Ferrante violenta un’aspirante modella in un bed&breakfast di Bra. Aspetta il suo turno. Ferrante propone alla donna la realizzazione di filmini hard da sola o con attori professionisti. (La Repubblica)

Su altri media

Ecco il «sistema» raccontato sui social da Paolo Ferrante, 46 anni, fotografo di Corneliano d’Alba, titolare dell’agenzia «Mia» (Models Italian Academy) arrestato insieme a un collaboratore con l’accusa di violenza sessuale anche di gruppo. (La Stampa)

Con la scusa di realizzare una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne attiravano le ragazze abusavano di loro. Cinque le ragazze attirate con il pretesto di realizzare servizi fotografici e cinematografici nell’Albese e nel Braidese. (Corriere della Sera)

«Nel 2022 mi hanno proposto dei contratti come testimonial, servizi come abiti da sposa e moda mare. Stefania Secci è una ex modella. Ora è una giornalista e attivista contro la violenza di genere. E' stata la prima a denunciare il fotografo Paolo Ferrante e il suo collaboratore. (L'HuffPost)

"Così ho incastrato Ferrante che abusava di noi ragazze"

Lui faceva la parte dell'attore maschile e provava a stuprarle». È una parte del racconto di una 35enne originaria di Cagliari, modella e influencer, la cui testimonianza ha contribuito a far scattare l’inchiesta che ha poi portato all’arresto del titolare della MIA Models Italian Academy di Corneliano d’Alba (Cuneo). (L'Unione Sarda.it)

Attiravano le modelle con il nobile obiettivo di girare un cortometraggio per una campagna contro la violenza sulle donne. Storia raccapricciante, andava avanti da oltre un anno, finché una delle ragazze ha trovato il coraggio di denunciare e altre quattro (tutte maggiorenni e non alle «prime armi» nell’ambiente della moda) si sono fatte a… (La Stampa)

«Non è solo coraggio. Dove ha trovato il coraggio di denunciarlo? (il Giornale)