Un passo avanti per i diritti: anche i senza fissa dimora avranno un medico di famiglia

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l'Immediato INTERNO

“Finalmente anche le persone senza fissa dimora potranno avere un medico di famiglia. Si colma così un vuoto di tutela, che contrastava con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i principi ispiratori del Servizio Sanitario Nazionale, in base ai quali l’assistenza sanitaria va garantita in maniera uguale a tutti coloro che risiedono o dimorano nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali”. (l'Immediato)

Ne parlano anche altri media

La proposta era stata presentata dal deputato Marco Furfaro del PD e aveva appunto l’obiettivo di estendere questi meccanismi di registrazione anagrafica, che per quanto diffusi sono normati solo da una circolare Istat, la 29 del 1992, ormai da ritenersi superata. (Vanity Fair Italia)

Dopo 15 anni di lotta da parte di un ampio network di associazioni e organizzazioni umanitarie in tutta Italia, il Parlamento ha ufficialmente dato il via libera al provvedimento che estende l’assistenza sanitaria a una delle categorie più vulnerabili della popolazione: le persone senza fissa dimora. (L'INDIPENDENTE)

La misura è volta a colmare “un vuoto di tutela”, ritenuto in contrasto con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i princìpi ispiratori della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, in base ai quali l’assistenza sanitaria andrebbe garantita a tutti coloro che risiedono o dimorano “nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali”. (BergamoNews.it)

Persone senza fissa dimora, arriva il medico di base: ma resta difficile l’applicazione. Esclusi i migranti senza documenti

Arriva finalmente l’approvazione in Italia di una legge di grande civiltà: l’assistenza medica alle persone senza fissa dimora. La legge è stata approvata all’unanimità da entrambi i rami del Parlamento. (Tp24)

– Le persone senza fissa dimora in Italia potranno avere accesso all’assistenza sanitaria: lo sancisce l’approvazione di oggi, da parte del Senato del disegno di legge che prevede che nelle città metropolitane, anche le persone che non hanno una residenza anagrafica potranno ora iscriversi nelle liste degli assistiti delle Asl, scegliersi un medico di medicina generale, avere accesso alle prestazioni assicurate dai Lea. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A sancirlo un disegno di legge approvat0, all'unanimità, dal Senato (mercoledì 6 novembre) che vuole così assicurare il diritto all’assistenza sanitaria anche a questa categoria di persone. Savona. Una svolta nel mondo della sanità, arriva una buona notizia. (IVG.it)