Nozze dorate del duca di Westminster, William c'è, Harry no

Nozze dorate del duca di Westminster, William c'è, Harry no

Matrimonio dorato oggi nel 'bel mondo' dell'aristocrazia britannica del sangue e di quella del censo. Protagonisti della cerimonia, che ha preso le mosse di buon mattino nel nord dell'Inghilterra, è Hugh Grosvenor, 33enne VII duca di Westminster, noto per essere amico fraterno dei 'giovani' reali (pur senza legami di parentela con i Windsor), figura del jet set e redditiere ricchissimo in forza dell'enorme patrimonio ereditato dal defunto padre assieme al titolo: un forziere di proprietà immobiliari possedute a dismisura dalla sua famiglia che lo colloca al 15esimo posto nell'ultima classifica del Sunday Times dei nababbi più facoltosi del Regno Unito, al primo fra gli under 40, con una fortuna pari a 12,8 miliardi di dollari secondo le stime attuali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Strascico lunghissimo e abito d’epoca per la sposa del giorno: Olivia Henson, neo-moglie di Hugh Grosvenor, duca di Westminster, uno degli uomini più ricchi di Gran Bretagna. E se il principe William ha un ruolo da protagonista (testimone dello sposo) e si è presentato elegantissimo in tight, spiccano su tutti i grandi assenti: Harry e Meghan Markle, ospiti non desiderati dalla famiglia reale, re Carlo, impegnato nelle celebrazioni del D-Day in Francia ( guarda ), e Kate Middleton, ancora impegnate nelle cure per il cancro. (OGGI)

Sebbene ufficialmente non possa venire etichettato come matrimonio royal, gli ingredienti per esserlo ci sono tutti, legami con la famiglia sovrana compresi. A partire da quello con il principe William, amico di lunga data del duca di Westminster, chiamato a vestire il ruolo di usher, una sorta di gran cerimoniere e accompagnatore ufficiale dello sposo. (Vanity Fair Italia)

Matrimonio del duca di Westminster: Olivia Henson e quell'abito da sposa che va via col vento

Alcuni commentatori hanno sottolineato come tale scelta sartoriale fosse ritenuta come simbolo di modestia rispetto alla portata dell'evento e allo spazio da riempire in una cattedrale. (Vanity Fair Italia)