Sequestrati tra Calabria e Puglia 180 quintali d’olio d’oliva venduto come extra vergine

Sequestrati tra Calabria e Puglia 180 quintali d’olio d’oliva venduto come extra vergine
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Nel corso di una attività di Polizia Economico Finanziaria finalizzata alla tutela del made in Italy e della sicurezza prodotti, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, unitamente al Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani e all’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro alimentari (ICQRF) del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste, hanno eseguito un sequestro di olio di oliva per quasi 180 quintali, detenuti, per la commercializzazione, nella qualità di “olio extravergine di oliva BIO”, ma, a seguito di analisi chimica e organolettica risultato di categoria inferiore. (Corriere di Lamezia)

La notizia riportata su altri giornali

E allora se, come capita non di rado, siete alle prese con regali che non vi sono piaciuti, che avete già, o che in qualche modo non calzano con i vostri gusti o con le vostre misure, tranquilli e forza d'animo: c'è sempre una via d'uscita! Guai dunque a sprecare i regali di Natale, che invece spesso finiscono in qualche cassetto e tra i tanti oggetti che abbiamo e non utilizziamo (in America è stato calcolato, per esempio, che sotto l’albero, ogni anno, riceviamo e diamo 35 miliardi di dollari di regali sgraditi). (Luce)

Secondo una ricerca di Confcooperative, i connazionali si confermano sempre più “riciclatori seriali” di regali: uno su due – circa 28 milioni d… Un maglione, una sciarpa o un paio di calzini – magari dalla fantasia discutibile – ma anche cosmetici, libri e cibarie: il campionario dei doni poco graditi è ricco e le feste sono l’occasione buona per disfarsene. (la Repubblica)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Riciclare i regali di Natale? Potrebbe essere pericoloso per alcuni prodotti: ecco perché

Se da un lato la pratica del regifting (ovvero di rivendere i regali ricevuti) è arrivata quest’anno a riguardare il 15% degli italiani, dall’altro ciò non significa che si applichi a tutti i doni non graditi, «siano di Natale o siano stati messi da parte durante l’anno». (Corriere della Sera)

– Alcuni la ritengono una pratica encomiabile, perché in linea con un’attenzione crescente alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi, non solo in ambito agroalimentare, ma anche in altre categorie merceologiche, dall’abbigliamento e accessori fino alla cosmetica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Alert su profumatori per ambiente o quelli per persona, gli oli essenziali a base alcolica, l'acqua di colonia e lo smalto per unghie. Abbiamo scoperto che un italiano su due, ovvero 28 milioni di persone, è un riciclatore seriale di regali Natale". (Adnkronos)