Israele bombarda l'aeroporto di Sanaa, in Yemen, morti e feriti

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Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei contro diverse infrastrutture strategiche nello Yemen, colpendo anche l'aeroporto di Sanaa. Durante i raid, che hanno causato morti e feriti, si trovava nello scalo internazionale anche il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Tra le vittime, si segnala un membro dell'equipaggio del volo sul quale Ghebreyesus avrebbe dovuto partire.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva promesso più volte nelle ultime ore che gli Houthi, gruppo ribelle filo-iraniano, avrebbero ricevuto lo stesso trattamento riservato a Hamas e Hezbollah. Nel giorno di Santo Stefano, Israele ha quindi deciso di scatenare massicci attacchi aerei contro l'aeroporto di Sanaa, mentre veniva diffuso un discorso del leader dei ribelli, Abdul-Malik al-Houthi. Almeno tre persone sono state uccise e undici sono rimaste ferite negli attacchi, secondo quanto riferito dall'emittente yemenita Al Masirah, associata al gruppo Houthi.

Il primo ministro Netanyahu ha dichiarato che Israele continuerà a colpire gli Houthi nello Yemen finché "il lavoro non sarà portato a termine". In una dichiarazione video dalla base dell'Idf a Tel Aviv, Netanyahu ha affermato che l'aeronautica militare ha attaccato obiettivi dell'organizzazione terroristica Houthi sia sulla costa che a Sanaa. Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha ribadito che chiunque colpisca Israele sarà colpito a sua volta e che i leader Houthi saranno perseguiti come già avvenuto in altre occasioni.