Corruzione e concussione, otto arresti a Catanzaro
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I carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e personale della Digos della Questura, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno eseguito un'ordinanza cautelare... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ne parlano anche altri media
Un consigliere comunale di Catanzaro è tra gli indagati dell’inchiesta della Procura di Catanzaro che stamani ha portato all’esecuzione di otto arresti – due in carcere e sei ai domiciliari – da parte dei carabinieri e della Digos. (CityNow)
Soldi a pubblici ufficiali per ottenere alloggi popolari a Catanzaro . (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)
Il procuratore facente funzioni di Catanzaro Vincenzo Capomolla parla di «profilo investigativo particolarmente importante perché riguarda la pubblica amministrazione». (LaC news24)
Il «mercato delle case popolari di Catanzaro» funzionava come un’agenzia immobiliare a disposizione degli amici gestita da un gruppo di dipendenti dell’Aterp associati tra loro e assieme a Sergio Costanzo, consigliere comunale di Fare per Catanzaro finito oggi agli arresti domiciliari che il gip considera uno dei promotori (con l’ex dirigente dell’Azienda Vincenzo Celi) del sistema parallelo di gestione degli alloggi. (LaC news24)
Il “mercato” delle case popolari a Catanzaro, gestito da un’associazione stabile fatta di funzionai pubblici “infedeli”, un politico di lungo corso e faccendieri vario titolo: e’ questo lo “spaccato” che Polizia e Carabinieri, coordinati dalla Procura del capoluogo calabrese hanno scoperto con un’operazione che ha portato all’emissione di otto misure cautelari (2 in carcere e sei ai domiciliari). (CatanzaroInforma)
«La misura cautelare di oggi ha riguardato una ipotizzata associazione finalizzata alla commissione di una serie indeterminati di reati con riferimento specifico al settore dell'edilizia residenziale pubblica, quindi quel settore che dovrebbe rispondere al bisogno fondamentale della casa, dei soggetti, delle categorie più bisognose delle nostre comunità e che veniva gestito, sulla base degli elementi indiziari acquisiti, in modo privatistico, cioè eludendo e violando la normativa preposta alla individuazione dei criteri di assegnazione delle abitazioni attraverso dei meccanismi più o meno sofisticati da parte dei soggetti che erano proposti appunto alla predisposizione degli atti che erano destinati poi alla individuazione dei soggetti destinatari dell'abitazione stessa, che avrebbero dovuto essere i destinatari dell'assegnazione dell'abitazione». (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)