Fiore all’occhiello sposo: origini, galateo e idee
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Fiore occhiello sposo: cosa dice il galateo. Secondo le regole del galateo, il fiore all’occhiello deve essere indossato dallo sposo, dai testimoni e dai padri degli sposi.
Il fiore all’occhiello sposo potrebbe essere nato dall’abitudine, sviluppata durante la guerra civile inglese, di indossare un fiore che contraddistinguesse le fazioni.
Secondo la leggenda, il fiore sposo è un fiore rubato dal bouquet della sposa, e per questo ancora oggi fiore all’occhiello e mazzo di fiori sono uguali. (MyGlam)
Se ne è parlato anche su altre testate
La lista delle pizzerie storiche e d’avanguardia nella città-simbolo dell'arte dei pizzaiuoli (La Repubblica)
La più costosa al mondo si chiama Luigi XIII ed è stata ideata da Renato Viola, in Cilento. Si tratta della Luigi XIII B – in onore all'omonimo sovrano francese – pizza creata da Renato Viola, pizzaiolo originario del Cilento, nella provincia di Salerno: costa 8.300 euro. (Fanpage.it)
Ascolta la versione audio dell'articolo. 2' di lettura. Istituita ufficialmente nel 2017, quando l'Unesco ha riconosciuto come Patrimonio culturale dell'umanità una giornata simbolica, quella delle celebrazioni a Sant'Antonio Abate, patrono dei pizzaioli, la Giornata Mondiale della Pizza è diventata oggi un momento per omaggiare la specialità della cucina mediterranea. (Il Sole 24 ORE)
In quell’anno, come compenso per un contratto di affitto di un mulino nel territorio di Castelforte, venne scritta in latino volgare di Gaeta la parola pizza. Della pizza che oggi viene celebrata nella sua giornata mondiale! (ViaggiNews.com)
Il Vera Pizza Day, format ideato e organizzato dall’Associazione Verace Pizza Napoletana) ha confermato la sua natura globale e ha conquistato, per il secondo anno di seguito, l’attenzione dei tanti appassionati di pizza sparsi in tutti i continenti. (Italia a Tavola)
Acqua, farina, lievito e poi passata di pomodoro, mozzarella, basilico fresco ed un filo d’olio: è sua maestà la pizza, protagonista assoluta di questa giornata. Nonostante le origini tutte partenopee, la pizza parla tutte le lingue (TargatoCn.it)