Morti, disertori e carri armati persi: il fallimento della brigata «Anna di Kiev»
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Lo scorso 6 giugno, in occasione dell’80° anniversario dello sbarco in Normandia, il presidente Emmanuel Macron aveva annunciato che la Francia avrebbe addestrato ed equipaggiato una brigata ucraina. La 155° Brigata meccanizzata autonoma (chiamata anche «Anna di Kiev» in onore di una principessa ucraina divenuta regina di Francia dopo aver sposato il re Enrico I nel 1051) era stata sponsorizzata dal capo dell’Eliseo come un «fattore importante» nella guerra in Ucraina, in quanto equipaggiata con alcuni delle migliori armi europee, tra cui circa 30 carri armati tedeschi Leopard 2 e 18 obici Caesar di fabbricazione francese (Corriere del Ticino)
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Ma dopo mesi di addestramento in Francia, la brigata si è disgregata ancor prima di cominciare a combattere: 50 soldati hanno disertato durante l’addestramento, altri 1’700 hanno abbandonato le fila dell’esercito dopo essere tornati in Ucraina (RSI)
Un "certo numero" di soldati ucraini ha disertato l'unità addestrata in Francia, sostengono i media francesi, facendo riferimento a funzionari dell'esercito. Alcune decine di soldati ucraini hanno disertato durante il loro addestramento in Francia, secondo i funzionari militari francesi. (Euronews Italiano)
Diverse decine di soldati ucraini in servizio nella 155a Brigata meccanizzata Anna di Kiev hanno disertato durante l’addestramento militare in Francia. A confermarlo all’agenzia di stampa France Presse un funzionario dell’esercito di Parigi. (Open)
Continua la saga della 155a Brigata Meccanizzata ucraina ANNA DI KIEV di cui ci siamo recentemente occupati, e sulla quale vale la pena tornare a causa di elevate aspettative che, al primo impiego organico, verificatosi a nell’ultimo mese dell’anno appena trascorso, non risultano essere state soddisfatte. (RID)
La 155ª Brigata Meccanizzata ucraina, nota anche come "Anna di Kiev", addestrata in Francia e dotata di equipaggiamenti avanzati forniti dall’Occidente, ha subito un clamoroso tracollo prima di entrare in azione. (ilmessaggero.it)
Lo ha rivelato il presidente ucraino in una lunga intervista con il podcaster statunitense Lex Fridman, spiegando che «ci sono leader che sono abituati a presentarsi anche senza essere stati invitati - basti vedere quello che ha fatto Putin con l'Ucraina - ma io non posso permettermelo, per via della guerra e delle misure di sicurezza che sarebbero necessarie». (Corriere della Sera)