Report choc di Uil, più morti sul lavoro che per mafia: in 35 anni 55mila vittime

Altri dettagli:
Morti sul lavoro

Lo denuncia lo studio presentato oggi “Il lavoro che uccide”. Negli ultimi 10 anni la media è stata quasi di 1.200 decessi annui. Roma – Nel periodo 1983-2018 gli omicidi riferibili alla criminalità organizzata, secondo il dato Istat, sono stati 6.681; i morti sul lavoro (fonte Inail) sono stati oltre 55mila, “una strage silenziosa”. Lo denuncia lo studio presentato oggi dalla Uil “Il lavoro che uccide”. (Il Giornale Popolare)

Ne parlano anche altre fonti

Roma, 28 giu. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 369 (+3,1%): nell’incremento sono stati determinanti gli incidenti mortali plurimi. (Agenzia askanews)

"La riforma Cartabia rischia di mandare in prescrizione dopo i due anni la stragrande maggioranza dei processi inerenti i reati di omicidio e lesioni colpose aggravati dalle norme a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. (Today.it)

Le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi cinque mesi del 2024 sono state 251.132, in aumento del 2,1% rispetto alle 245.857 dello stesso periodo del 2023, del 14,5% rispetto a gennaio-maggio 2021, del 21,0% rispetto a gennaio-maggio 2020, e in diminuzione del 22,4% sul 2022 e del 6,8% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica. (Finanza Repubblica)

Venerdì due morti e un disperso sul lavoro. In 5 mesi 369 incidenti mortali

Tra il 1983 e il 2018 gli omicidi riferibili alla criminalità organizzata sono stati 6.681. (Sky Tg24 )

Un altro venerdì nero quello appena trascorso per il mondo del lavoro, in particolare per la tragica conta delle morti bianche. (ByoBlu)

È morto schiacciato da un muletto che si è rovesciato durante un’operazione di manovra in un’impresa edile della provincia di Agrigento. Angelo Giardina era un ragazzo di 21 anni. (Il Sole 24 ORE)