In Emilia Romagna c'è chi ha perso tutto con l'alluvione: quanti soldi avranno gli sfollati

Arrivano i primi aiuti per gli sfollati dell'alluvione in Emilia-Romagna. Le cifre? Da 400 a un massimo di 900 euro al mese per famiglia. Nelle scorse ore il Consiglio dei ministri ha dato l'ok alla dichiarazione dello stato di emergenza con lo stanziamento delle prime risorse (20 milioni per l'Emilia Romagna e 4 per le Marche, ndr) e la presidente facente funzioni dell'Emilia-Romagna, Irene Priolo, è stata nominata commissario delegato per l'alluvione. (Today.it)

La notizia riportata su altre testate

Gli evacuati sono scesi a 600, la maggior parte a Traversara di Bagnacavallo nel Ravennate e in parte minore a Molinella (80) e Budrio (61) nel Bolognese. (Corriere della Sera)

“Abbiamo convocato in tempo reale il Consiglio dei ministri, abbiamo dichiarato lo stato di emergenza, abbiamo fatto uno stanziamento iniziale per le urgenze di 20 milioni e siamo rimasti d’accordo con la regione che poi va valutato quando si ha più chiara l’entità di ciò che è accaduto”. (Il Fatto Quotidiano)

Armando Brath, docente all’Università di Bologna al Dipartimento di ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dove è professore ordinario di Ordinario di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia fa il punto: «L’ultimo evento alluvionale è stato più circoscritto di quello del maggio scorso, con precipitazioni più intense sui fiumi. (Corriere della Sera)

Come prevenire le alluvioni in Emilia-Romagna? L'esperto: «Pulizia dei fiumi importante ma dobbiamo ridare spazio con casse di laminazione e invasi montani»

L’unica via d’accesso per i mezzi della Protezione Civile è la strada principale che attraversa il borgo devastato, affollata dagli operatori provenienti dal Trentino, Emilia Romagna, Lombardia e dai volontari noti come “angeli del fango”. (La Voce di Bolzano)

Dopo gli interventi del 2023, l’organismo diocesano torna nelle terre alluvionate. Rafforzando la compagine di quanti aiutano e finanziando nuove azioni, il primo obiettivo è riaprire il centro anziani “Cimatti” a Faenza (Diocesi di MIlano)

Legname, rifiuti di ogni genere, sedie di plastica. Tra i filari delle vigne si trova qualunque cosa. (Il Sole 24 ORE)