Una donna a capo del Cio: valori antichi e nuove idee. Così lo sport guarda avanti
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Lo sport mondiale svolta ma nel segno della continuità. Kirsty Coventry, due ori olimpici nei 200 dorso di nuoto ad Atene 2004 e Pechino 2008, è la nuova presidente del Cio, il Comitato Olimpico Internazionale. Africana, nata nello Zimbabwe, in questa elezione godeva dell’appoggio del presidente uscente Thomas Bach ed è la prima donna della storia a capo dello sport mondiale. Si rompe così la tradizione di nove presidenti uomini in quello che è stato il passato del Cio, organismo costituito nel 1894 per far rinascere le Olimpiadi. (La Gazzetta dello Sport)
Su altre fonti
La responsabilità di dirigere la rotta per il movimento olimpico è estremamente impegnativa, ma il nuovo presidente ha comprovate capacità ed esperienza. "A nome della Federazione Internazionale di Tiro Sportivo, la Issf, vorrei inviare sincere congratulazioni a Kirsty Coventry per la sua elezione a presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Sport Mediaset)
Proprio così: per la prima volta in 131 anni di storia, il Cio, il Comitato Olimpico Internazionale, l’ente che governa i Giochi estivi ed invernali, ha eletto presidente una donna. All’idea che non hanno più senso le barriere, le discriminazioni e bla bla bla. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ci sono voluti 131 anni di vita e nove presidenti maschi, otto europei e uno statunitense, per far maturare in seno alla famiglia olimpica i germi di due rivoluzioni, esplose in appena sette minuti di silenzio elettorale in un resort della Messenia, sotto il vento sferzante dello Ionio. (Avvenire)
Lo ha confermato la neo presidente del Cio, Kirsty Coventry, che è pronta a valutare la partecipazione ai Giochi dopo l'esclusione in seguito all'invasione dell'Ucraina. Coventry ha detto di essere contraria all'esclusione di alcuni paesi a causa di conflitti: "Ma penso che si debba tenere conto di ogni situazione". (Sport Mediaset)
Il nuovo presidente del Cio, Kirsty Coventry, ex olimpionica e ministro dello sport dello Zimbabwe, ha affermato che "la comunicazione sarà fondamentale" con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, poiché si teme che le sue politiche sull'immigrazione possano influenzare la possibilità degli atleti di ottenere il visto prima dei Giochi di Los Angeles del 2028. (Sport Mediaset)
Lo scrive in un post su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Con la nostra diplomazia sportiva sosterremo con convinzione la sua sfida". (Sport Mediaset)