Israele ricorda il 7 ottobre ma la guerra non si ferma. Idf, ucciso a Beirut comandante quartier generale Hezbollah

Israele si ferma alle 6.30 del mattino per ricordare le vittime del massacro del 7 ottobre. Un anno di dolore per le famiglie degli ostaggi israeliani. Ce ne sono ancora 101 nelle mani dei terroristi, 35 già dichiarati morti. Ma non si ferma la guerra in Medioriente. E mentre da Gaza, Libano e Yemen arrivano nuovi attacchi con razzi, droni e missili contro Tel Aviv, va avanti l'operazione di terra israeliana nel Paese dei Cedri, ma anche quella nell'enclave palestinese. (Tiscali Notizie)

Su altre fonti

Le celebrazioni sono cominciate a Reim con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco del movimento islamista palestinese nel sud del Paese. Si teneva esattamente un anno fa l’attacco di Hamas contro Israele che ha infiammato il Medioriente (Sky Tg24 )

Nonostante i fiumi «Il 7 ottobre ha dimostrato cosa accadrebbe ai cittadini israeliani se non esistesse l'esercito, le sue forze di difesa, su quel territorio: se non ci fosse lo Stato di Israele con le forze armate, i cittadini israeliani verrebbero massacrati e stuprati. (Secolo d'Italia)

"Ci sentiamo sotto attacco, anche qui in Italia". Così gli ebrei milanesi parlano degli episodi di antisemitismo nei loro confronti dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 e la conseguente risposta armata dell'esercito d'Israele a Gaza (MilanoToday.it)

Israele, un lunedì di fuoco. Razzi da Hamas e raid in Libano

Il Kibbutz di Be'eri è stato uno dei più colpiti il 7 ottobre. Su 1200 persone che ci vivevano, sono state uccise sul posto 90 persone. Trentasette furono sequestrate, 21 liberate e 3 sono ancora a Gaza (La Stampa)

Christian era una persona sensibile, altruista, gli piaceva ridere e scherzare con i suoi amici, non perdeva occasione per passare del tempo in compagnia. Un uomo che non ha mai perso il sorriso, ha vissuto la sua vita con la giusta dose di ironia, guardando sempre avanti. (Frosinone News)

Il governo si è riunito in seduta straordinaria, ed il capo dello Stato, Isaac Herzog, ha ricevuto una telefonata di solidarietà dal presidente americano Joe Biden. GLI ATTACCHI Ma per tutta la giornata il Paese è stato tormentato da continui attacchi dal Libano (150 razzi degli Hezbollah), da Gaza (5 razzi M90 di Hamas, con una gittata di 90 chilometri) ed anche dallo Yemen con un missile terra-terra lanciato verso l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, che ha brevemente interrotto il traffico aereo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)