I timori di Vassallo: "Ho paura che mi faranno fuori"
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I timori di Vassallo: "Ho paura che mi faranno fuori" Confessione all'amico: "Ho visto cose che era meglio non vedere" Pochi giorni prima di essere ammazzato, il sindaco di Pollica Angelo Vassallo aveva manifestato la paura di essere ucciso al suo amico vicesindaco di Lustra, altro paesino del Cilento, Domenico Vaccaro. "Vassallo - emerge dall'ordinanza - maturava la chiara ed effettiva percezione della presenza sul territorio di una organizzazione criminale operante secondo gli schemi camorristici, tanto da confidare a Domenico Vaccaro che qualcuno voleva portare la camorra in Cilento manifestando seri timori per la propria incolumità tanto da modificare radicalmente le sue abitudini. (Ottopagine)
Se ne è parlato anche su altri media
L'ufficiale dell'Arma, fermato all’alba di ieri dal Ros nella sua casa a Roma, è accusato dalla procura di Salerno di aver organizzato e tentato di far sparire le prove dell'omicidio del sindaco di Acciaroli (nel Cilento), Angelo Vassallo avvenuto il 5 settembre 2010. (ilmessaggero.it)
Inizia così l’intervista di Dario Vassallo, presidente della Fondazione Vassallo e coautore insieme a chi firma questo articolo del libro La Verità Negata (Paper First), uscito nel 2020, il decennale dell’omicidio del sindaco di Pollica (Il Fatto Quotidiano)
La verità è sempre più vicina? «Conoscevamo da tempo i nomi e il contesto in cui è maturato l’omicidio di mio padre, ma ora abbiamo la certezza. «Finalmente! Aspettavamo da tempo questo giorno. (ilmattino.it)
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il movente dell'assassinio sarebbe legato alla scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell'Arma. (Adnkronos)
POLLICA (Salerno) Dopo oltre 14 anni dall’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica-Acciaroli, avvenuto il 5 settembre 2010, potrebbe essere arrivata la svolta. Tra i quattro arresti richiesti dal procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, ce ne è uno davvero "eccellente": Fabio Cagnazzo, colonnello dei carabinieri, figlio di un generale in pensione a cui si deve la creazione dei Ros, e fratello di altri due ufficiali dell’Arma. (QUOTIDIANO NAZIONALE)