Vent'anni fa la morte di Christopher Reeve, l'indimenticato protagonista di "Superman" del 1978

10/10/2024 CULTURA E SPETTACOLO

Esattamente oggi 10 ottobre sono vent'anni dalla morte di Christopher Reeve, l'attore reso leggendario da Superman (film del 1978). Una carriera interrotta nel 1995, quando dopo un incidente a cavallo rimase completamente paralizzato dal collo in giù. La sua tragica storia è stata ripercorsa più volte, l'ultima in ordirne (Io Donna)

Ne parlano anche altri media

Da attore sconosciuto dell'Off Broadway a interprete del primo supereroe cinematografico. Così il figlio di Christopher Reeve, Matthew in occasione della presentazione a Roma del documentario Super/Man: The Christopher Reeve Story, che arriva oggi nelle sale con Warner Bros. (La Stampa)

Le luci si abbassano, il suono maestoso della colonna sonora di John Williams riempie la sala, e in un attimo ci troviamo trasportati in un mondo diverso, dove le città sono imponenti, i criminali audaci, e un uomo può volare. (Taxidrivers.it)

Vera, toccante, straziante - di Super/Man, il documentario di Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, al cinema da oggi (l’evento è organizzato da Alice nella Città con l’assessorato ai grandi eventi di Roma), ci sono almeno tre eroi - e nessuno dei tre indossa un costume della Marvel. (ilmessaggero.it)

Dopo essere diventato un eroe per milioni di persone con disabilità nel mondo. l documentario 'Super/Man: The Christopher Reeve Story' dei registi Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, nelle sale nel giorno dell’anniversario e presentato a Roma come evento di Alice nella città, non racconta soltanto queste due facce della storia di Reeve, l’attore e l’avvocato per le disabilità, ma è una storia d’amore, di famiglia, di cinema e di resistenza. (la Repubblica)

E a 42 anni, per via di una banale caduta da cavallo, ha rischiato di morire ed è rimasto paralizzato dalla testa in giù. Che a 26 anni nel 1978 è diventato il primo vero e proprio supereroe cinematografico, il primo attore a volare in un film che viene considerato ancora oggi il capostipite di tutti i cinecomic dei successivi cinquant’anni. (la Repubblica)

Matthew Reeve: "L'America ha bisogno di un altro Superman e dei suoi valori oggi più che mai" (La Stampa)