20 anni dopo: In memoria di Christopher Reeve, l’uomo che sarà Superman per sempre

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Anni fa oggi moriva Superman. Il 10 ottobre 2004 Christopher Reeve, l’Uomo d’Acciaio del cinema, volava in cielo. Per ricordarlo, i suoi 3 figli hanno contribuito a realizzare il documentario Super/Man: The Christopher Reeve Story... (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

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Scossi, emozionati, travolti. Solo così riusciamo a definire le sensazioni che abbiamo provato alla fine della visione di Super/Man - The Christopher Reeve Story, il documentario diretto da Ian Bonhôte e Peter Ettedgui che racconta la storia personale, e di riflesso professionale, dell'amato interprete del Superman di Richard Donner. (Movieplayer)

Il leggendario e amatissimo interprete di Superman rimase paralizzato e dipendente da un respiratore dopo una caduta durante una gara di equitazione, e morì poi per insufficienza cardiaca all'età di 52 anni nel 2004 (Movieplayer)

La storia di Christopher Reeve ha dell'incredibile ma «io ho la fortuna di dire che per me era solo papà». Così il figlio di Christopher Reeve, Matthew in occasione della presentazione a Roma del documentario Super/Man: The Christopher Reeve Story, che arriva oggi nelle sale con Warner Bros. (La Stampa)

Super/Man: the Christopher Reeve Story. La recensione

Così Christopher Reeve per tutti Superman confessa nell’intimo documentario (dal titolo Super/Man: The Christopher Reeve Story), diretto da Ian Bonhote e Peter Ettedgui, e presentato ad Alice nella Città in occasione del ventesimo anniversario della morte dell’attore e ora nelle sale italiane con Warner Bros. (cinematografo.it)

c'è Super/Man: The Christopher Reeve Story, film dedicato all'attore scomparso in questa data 20 anni fa. Dal 10 ottobre al cinema con Warner Bros. (ComingSoon.it)

Poco prima della fine di Super/Man: the Christopher Reeve Story, in uno spezzone inserito durante uno dei tanti – e per certi versi, quasi insopportabili per qualità e quantità lacrimosa – apici emozionali del documentario, tocca alla comune amica Glenn Close esplicitare la terribile sensazione che serpeggiava fin lì anche nello spettatore più anaffettivo: “Sono sicura che se Christopher fosse vivo oggi, anche Robin Williams lo sarebbe“. (Sentieri Selvaggi)