Chiara Jaconis, il fidanzato Livio al funerale: «Il tempo trascorso assieme non può essere cancellato da un istante»
«Rifarei tutto perché il tempo trascorso assieme non può essere cancellato da un istante». Così ha parlato Livio, il fidanzato di Chiara Jaconis, al funerale della 30enne uccisa a Napoli da un soprammobile caduto da un balconcino. Oltre a lui ha parlato anche la sorella di Chiara, cercando di rassicurare tutti coloro che le volevano bene dicendo che lei ci sarà sempre anche se non è possibile vederla. (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altre testate
Oggi a Padova, l'addio a Chiara Jaconis, 30 anni, morta mentre era in vacanza a Napoli, colpita in testa da una statuina ai Quartieri Spagnoli. I funerali della giovane nella basilica di Santa Giustina, affollati da circa 2mila tra parenti, amici e conoscenti. (Fanpage.it)
Oltre 2.000 persone hanno partecipato martedì 24 settembre al funerale di Chiara Jaconis che si è svolto nella basilica di Santa Giustina a Padova. (Corriere della Sera)
Si sono tenuti ieri mattina, presso la Basilica di Santa Giustina a Prato della Valle, Padova, i funerali di Chiara Jaconis, la trentenne padovana tragicamente scomparsa a Napoli. Chiara è stata colpita mortalmente alla testa da una statuetta di onice caduta da un palazzo mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli di Napoli, il 15 settembre, insieme al fidanzato Livio. (Il Fatto Vesuviano)
Un abbraccio di duemila persone è stato l’ultimo saluto a Chiara Jaconis. Un abbraccio simbolico nella basilica di Santa Giustina a Padova dove si sono svolte le esequie e dove era nata la 30enne ferita mortalmente da una statuetta caduta dall’alto mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli, a Napoli, lo scorso 15 settembre. (ilmattino.it)
Questa mattina, a Padova, si sono tenuti i funerali di Chiara Jaconis, la ragazza di 30 anni morta a Napoli a causa della caduta di una statuetta nei quartieri spagnoli. In rappresentanza del comune campano c'era una delegazione della polizia locale con il gonfalone cittadino. (la Repubblica)
Sulla bara della ragazza, un semplicissimo feretro in legno chiaro, solo un grande cuscino di girasoli. Un grande dolore segnava i volti del papà di Chiara, Gianfranco, la mamma Cristina, la sorella Roberta, e il fidanzato Livio, che si trovava assieme a lei nel momento in cui è avvenuto il fatto. (tviweb)