Triplete? L’Inter non si nasconde, la sfida è su tutti i fronti
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Non è un caso che, nello spogliatoio nerazzurro, si inizi a parlare di Triplete. Quella che potrebbe sembrare un’utopia per molti, per l’Inter sta diventando un obiettivo concreto, una prospettiva che affascina e motiva. Come riporta il Corriere dello Sport, tra i calciatori è nato un patto non scritto, una promessa spontanea: dare tutto, senza distrazioni, senza autogol, e poi vedere dove porta la strada. La consapevolezza di poter lottare su ogni fronte, da qui alla fine della stagione, è tangibile. E non è un semplice slogan.
La conferma arriva anche dalle parole di Simone Inzaghi, che nella conferenza stampa post-partita contro il Feyenoord a Rotterdam ha lasciato intendere, con una battuta diventata virale, che l’Inter non si accontenta. Alla domanda se la squadra puntasse al double, il tecnico ha risposto con un sorriso: “No, al treble…”. Una frase che ha diviso l’opinione pubblica: c’è chi l’ha interpretata come un segnale di eccessiva sicurezza, quasi arrogante, e chi, invece, ha colto il messaggio chiaro: l’Inter vuole tutto, e non ha paura di dirlo.
Ma la strada per il Triplete è lunga e piena di insidie. Come sottolinea Trevisani, l’Inter ha dimostrato di essere al top, soprattutto dopo la prestazione contro l’Atalanta, ma il calendario non sarà clemente. La squadra dovrà affrontare il Bayern, il Milan e altre partite decisive, con un carico di impegni superiore a quello del Napoli. Non è scontato che riesca a ripetere le imprese già viste in stagione.
Intanto, nello spogliatoio, l’atmosfera è quella di chi non vuole lasciarsi sfuggire l’occasione. I giocatori sanno di avere la qualità per provarci, e l’idea di terminare la stagione senza rimpianti è un potente motore. Non si nascondono, non giocano a nascondino: l’Inter punta in alto, e lo fa con la consapevolezza di chi sa che, per vincere tutto, serve qualcosa in più della semplice bravura. Serve un patto, una mentalità, una convinzione che, al momento, sembra esserci.