La nascita forzata del "von der Leyen 2"
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Parte dal primo dicembre la Commissione Europea “Von der Leyen 2”, ma ha rischiato fino a notte fonda – dopo numerosi rinvii – di non partire affatto. Il nuovo “governo” dell’Unione è anche visivamente un pastrocchio degno dei vecchi inciuci democristiani anni ‘60, pesantemente squilibrato a destra, e non per caso proprio i “democristiani europei” ne sono stati i protagonisti assoluti. Hanno infatti fatto propria, per giorni, l’ostilità dei “popolari” spagnoli – in realtà gli eredi del franchismo, appena riverniciati – alla nomina della connazionale Teresa Ribera, “socialista” e vicepresidente del governo Sanchez, nonché ministro della Transizione ecologica e della sfida demografica. (Contropiano)
Ne parlano anche altre fonti
La penosa recita delle audizioni dei candidati commissari europei sembra giunta al termine. A cosa è servita? A tenere un po’ di riflettori accesi su un Parlamento europeo (che ha creato lui questa procedura che non è prevista dai Trattati) che ha dimostrato di non meritarli. (EuNews)
Quel che sta avvenendo nel parlamento europeo mette in luce, una volta di più verrebbe da dire, le ambiguità di una istituzione come l’Unione Europea che è, per metterla in termini semplicistici, un ibrido fra una confederazione fra stati e l’aspirazione ad essere un sistema para-federale che vuole agire come soggetto internazionale. (ilmessaggero.it)
Tutti i subbugli della maggioranza Ursula contro la nuova Ursula un po’ sovranista A causa delle defezioni dei Verdi e di una parte dei socialisti e liberali, la nuova Commissione non avrà i 401 voti che Ursula von der Leyen aveva ottenuto a luglio. (Start Magazine)
. Lo ha detto Nicola Procaccini, copresidente di Ecr. (Tiscali Notizie)
Il riferimento naturalmente è all’ingresso nella Commissione europea, ma al di là delle battute per il Partito democratico questa versione serve ad allontanare l’evidenza che il via libera a Fitto abbia portato a una vittoria di Giorgia Meloni, la quale ora può dimostrare che non aver votato per Von der Leyen in estate non l’ha affatto isolata da Bruxelles, anzi la prossima settimana accadrà che a Strasburgo Ecr voterà saldamente la nuova Commissione europea e invece la coalizione di sinistra in Italia si spaccherà, perché Verdi e Cinque stelle hanno già annunciato che voteranno contro Fitto. (Radio Popolare)
Il rendimento del titolo di Stato italiano sale al 3,57% (dal 3,54%). . (Tuttosport)