Ue, i giochi non si sono ancora chiusi del tutto

Donald Tusk La grande notte di Bruxelles, consumatasi tra giovedì e venerdì, ci ha detto molte cose, ma non tutto. L’Italia (e per il Paese, Giorgia Meloni che è a capo del suo esecutivo) s’è astenuta sul nome di Ursula von der Leyen quale presidente della Commissione e ha votato contro Antonio Costa come presidente del Consiglio Europeo e Kaja Kallas come Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri media

Ursula von der Leyen – che, se approvata anche dal Parlamento europeo, svolgerà il suo secondo mandato alla guida della Commissione – è una vecchia … C’erano una democristiana, un socialista e una liberale amante di Gandalf a guidare l’Europa. (Il Fatto Quotidiano)

Esclusa da tutti i «caminetti» — che finge di detestare, se le vietano di accedervi — la premier ha scoperto cos’è il Freddo in Europa. Ha commesso un errore fatale, credendo di poter giocare la parti… (la Repubblica)

A cura di Annalisa Girardi (Fanpage.it)

Nomine Ue, Meloni in fuorigioco

La tentazione sovranista di Giorgia Meloni, trapelata nelle scorse settimane e confermata dalla svolta isolazionista in occasione dell’ultimo Consiglio europeo, è un piano ad alto rischio: attendere il voto in Francia, scommettere sul crollo di Emmanuel Macron e il trionfo di Marine Le Pen, colpire nel segreto dell’urna la candidatura di Ursula von der Leyen sperando in una sua bocciatura, prepar… (la Repubblica)

Accordo fatto per i vertici europei. I 27 capi di Stato e di governo hanno dato il via libera al pacchetto di nomi concordato tra le tre principali famiglie politiche europee: la popolare Ursula von der Leyen avrà un bis alla Commissione europea, l'ex premier socialista portoghese Antònio Costa andrà alla presidenza del Consiglio europeo e la premier estone liberale Kaja Kallas ricoprirà il posto di Alta rappresentante Ue per la politica estera. (Vatican News - Italiano)

Sulle nomine per gli incarichi di vertice dell'Ue, Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione, Antonio Costa a quella del consiglio, e Kaja Kallas come Alto rappresentante per la Politica estera e della Sicurezza, la premier Giorgia Meloni ha deciso di prendere la strada più impervia e probabilmente meno fruttuosa per il paese. (Italia Oggi)