Taglio al cuneo e rigore nei conti, Giorgetti: «L'Italia torna responsabile»
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Una puntata alla Camera in mattinata, per il voto di fiducia sulla manovra, poi in volo a Lampedusa, per gli auguri di Natale alla Guardia di Finanza, poi di nuovo a Roma. Un altro passaggio alla Camera, il Consiglio dei Ministri all’ora di cena, per la Nota di variazione al bilancio, e ancora sui banchi di Montecitorio per il voto conclusivo sulla Legge di Bilancio. Dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in tutto questo, una dichiarazione di soddisfazione per la sentenza su Salvini, ma non una parola sulle tante polemiche scoppiate durante l’esame della manovra. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La legge di Bilancio è stata approvata. Ovviamente la questione di fiducia ha ristretto i tempi di discussione nell’Aula di Montecitorio e la maggioranza ha passato la prova del Parlamento. Ma non senza tensioni, anche oggi 20 dicembre: durante la votazione degli ordini del giorno, Forza Italia e Lega si sono ancora divise sul tema delle multe ai no vax. (Open)
Grimal… Più soldi per il Ponte sullo Stretto. (la Repubblica)
I lavori proseguono con l'esame dei restanti articoli e relativi emendamenti e degli ordini del giorno presentati alla legge di Bilancio. Ore 9.30 (Comunicazione)
E si comprende meglio il significato di questa frase guardando la relazione tecnica sulla manovra inviata dal Mef al Senato, dove entro sabato sarà dato il voto finale alla legge di bilancio per il 2025. (ilgazzettino.it)
Soddisfatti la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ora manca solo l’ultimo semaforo verde del Senato (che arriverà subito dopo Natale) perché la manovra diventi legge. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La manovra per il 2025 approda al voto di fiducia alla Camera dopo giorni di caos a Montecitorio, tra passi falsi, precipitose marce indietro, ritardi, tensioni con i funzionari, errori senza precedenti. (Il Fatto Quotidiano)