Tavares lascia Stellantis, buonuscita da 100 milioni di euro

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INTERNO

Carlos Tavares, classe 1958, ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato di Stellantis, multinazionale con sede nei Paesi Bassi, produttrice di autoveicoli. Le dimissioni, fortemente caldeggiate dall'azienda, sono arrivate ieri in tarda serata, segnando la fine di un rapporto lavorativo che, secondo il contratto, sarebbe dovuto terminare nella primavera del 2026. La notizia ha scosso il mercato, con il titolo Stellantis che ha subito un crollo del 10% in Borsa, raggiungendo i minimi degli ultimi due anni e mezzo.

Il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente di Stellantis, John Elkann, per discutere delle dimissioni di Tavares. Il confronto è avvenuto durante la visita di Stato in India, a Nuova Delhi, con Elkann collegato dagli Stati Uniti. Le dimissioni di Tavares, in un momento particolarmente critico per il gruppo e per l'intero settore automobilistico, hanno creato incertezza tra gli analisti di Equita, che hanno sottolineato come la transizione verso nuove tecnologie stia logorando i bilanci delle case auto.

Secondo indiscrezioni non confermate dall'azienda, Tavares potrebbe ricevere una buonuscita di 100 milioni di euro, cifra influenzata dall'uscita anticipata. Negli ultimi anni, il manager avrebbe percepito uno stipendio annuale di circa 40 milioni di euro. La situazione di Stellantis, già complessa, si aggrava ulteriormente con l'uscita di scena del suo amministratore delegato, lasciando il gruppo in una fase di difficoltà e incertezza.

Il prossimo incontro tra le parti è previsto per il 17 dicembre al ministero, dove si discuterà del futuro del gruppo e delle strategie da adottare per affrontare le sfide del mercato automobilistico.