Francia al voto (di nuovo): il salto nel vuoto di Macron e lo spettro delle vittoria di Le Pen. Con l’incognita del nuovo fronte della sinistra

In Francia, c’è una generazione di elettori ed elettrici che sa esattamente dove si trovava il 21 aprile 2002 dopo le ore 21. A casa di un’amica, nella sede di un partito, in un bar. Quella data che per noi vuol dire poco o niente, segna uno dei grandi strappi della storia repubblicana francese: è il giorno in cui la tv ha annunciato che Jean-Marie Le Pen, il razzista e xenofobo Le Pen, aveva preso più voti del candidato socialista Lionel Jospin e arrivava al secondo turno delle presidenziali. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Mauro Zanon 30 giugno 2024 (Liberoquotidiano.it)

Alla fine della giornata, l'affluenza dovrebbe raggiungere una quota ben superiore al 47,51% registrato nel 2022 e potrebbe avvicinarsi o addirittura superare il 67,9% registrato nelle ultime elezioni legislative dopo lo scioglimento del Parlamento del 1997. (il Giornale)

Per ora Palais Matignon, sede del governo, dove fra 8 giorni Jordan Bardella, 28 anni, delfino di Marine Le Pen, potrebbe diventare il nuovo primo ministro. Ma, nei piani personali della leader, c'è l'altro «Palazzo», l'Eliseo, che nel 2027 Emmanuel Macron lascerà al termine di due mandati. (ilgazzettino.it)

Elezioni in Francia, urne aperte per il primo turno: oltre 49 milioni di elettori al voto. Affluenza record: mai così alta dal 1981

Milano, 30 giu. Nel 2022, alla stessa ora, l’affluenza era decisamente più bassa: si fermava al 18,43%. (Agenzia askanews)

Si conferma in Francia l'atteso boom di affluenza alle urne: il 25,9% degli elettori, 1 su 4, ha già votato a mezzogiorno. Una percentuale in forte aumento rispetto al primo turno del 2022, quando alla stessa ora aveva votato soltanto il 18,43%. (Alto Adige)

L’affluenza è da record: mai così alta dal 1981. Alle 12 era del 25,9%, in crescita netta rispetto alle ultime legislative del 2022. (la Repubblica)