Il tracollo dell’Ucraina aprirebbe una vera crisi globale
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(di Emilio Tirone ) L’analisi, in campo geopolitico e in quello strettamente militare, tanto di livello strategico quanto tattico, per risultare un utile strumento deve essere necessariamente scevra da condizionamenti emotivi, ideologici e morali. Lo scopo non è quello di fare previsioni ma di capire la realtà. Funzionalmente, da un punto di vista operativo, politico, economico o militare che sia, deve servire come strumento per determinare le linee di condotta più appropriate, anche in funzione dell’individuazione delle possibili azioni degli altri attori in gioco, amici o nemici che siano. (Difesa Online)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Le crescenti difficoltà dei reparti militari ucraini che reggono a fatica l’offensiva militare russa sul fronte del Donbass, le devastazioni nelle città ucraine soggette a bombardamenti indiscriminati di missili e droni russi e le dimissioni di diversi ministri del Governo Zelensky ci confermano con tutta evidenza la situazione di estrema fragilità dell’Ucraina: il vaso di coccio, l’agnello sacri… (la Repubblica)
La guerra tra Russia e Ucraina rischia sempre più di trasformarsi in uno scontro tra Mosca e Nato. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
“Il mondo cambia l’Ucraina”: il nuovo numero di Limes e un mondo multipolare raccontato senza filtri | In In In evidenza | Di Di Andrea Aloi (Strisciarossa)
Tutti rammentano le polemiche che fioccarono per le assenze di molti deputati e senatori quando il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, fece il suo intervento da remoto al Parlamento italiano. Polemiche ancora più feroci vi furono quando parlò al Parlamento israeliano. (Nicola Porro)
Da un lato, l'attacco ucraino al di là del confine della Russia, con l'offensiva delle forze di Kiev nella regione di Kursk: circa 1200 km quadrati sono stati sottratti al controllo di Mosca, con un'operazione che secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe contribuire alla creazione di una zona cuscinetto per limitare gli attacchi russi verso l'oblast di Sumy. (Adnkronos)
Parlano di pace, ma – consapevolmente o meno – mentono tutti. Non si vedono infatti grandi differenze fra i protagonisti delle due guerre che stanno insanguinando l’Europa e il Medio Oriente. Da Putin a Zelensky, da Netanyahu a Yahya Sinwar, giù giù fino a Antony Blinken, al ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir, ai mediatori di Egitto e Qatar, tutti trascinati in un teatro delle ombre in cui l’unico punto in comune è uno solo: guerra ad oltranza. (Avvenire)