Detenuti del carcere in rivolta: proteste per le condizioni “disumane” della detenzione

Già da qualche notte i detenuti del casa circondariale San Domenico di Cassino stanno protestando per porre l’attenzione sulle diverse problematiche che vivono quotidianamente i reclusi, problematiche definite “criticità” dagli stessi carcerati dell’istituto di pena. In primis si contesta il sovraffollamento: 7 persone in celle che prevedono uno spazio per quattro. Mancano i medicinali in infermeria, dai più banali palliativi come aspirine e maalox agli psicofarmaci necessari a quanti soffrono di disturbi mentali; all’area educativa sono state assegnate due educatrici, di per sé insufficienti per una “popolazione” di circa 200 carcerati, ma solamente una è a disposizione dei detenuti; nemmeno il vitto soddisfa: porzioni parecchio scarse e qualità del cibo discutibile. (Frosinone News)

Se ne è parlato anche su altre testate

La situazione è stata riportata sotto controllo con l’intervento della polizia penitenziaria. In base a quanto comunicato dalla prefettura non risultano feriti nei disordini. (LA NAZIONE)

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– Aveva 20 anni il giovane detenuto che si è tolto la vita nel carcere di Sollicciano, ieri. Uno di quei reclami che dovrebbero essere gestiti con rapidità, perché servono a denunciare una condizione di vita intollerabile. (LA NAZIONE)

Detenuto morto a Sollicciano, la denuncia prima di uccidersi: “Viviamo tra topi, muffa e cimici”

Due sezioni del carcere fiorentino, la 5 e 6 del padiglione giudiziario, sono state chiuse, del resto la situazione in quelle aree era ulteriormente precipitata dopo la rivolta e gli incendi che si sono scate… (La Repubblica Firenze.it)

Quindi non solo mi auguro che dal governo vengano a visitarlo, a vedere le condizioni" in cui versa il penitenziario, "ma che si possano sbloccare gli interventi" visto che i lavori iniziati per migliorare le condizioni del carcere "sono fermi da troppo tempo, da febbraio 2023". (LA NAZIONE)

C’è anche questo nel reclamo presentato nel febbraio scorso, con il sostegno dell’associazione L’altro diritto, dal ragazzo tunisino morto suicida a Sollicciano. (La Repubblica Firenze.it)