Il tycoon vincente può permettersi di essere concliliante

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

D’accordo, si può anche convenirne (anche se più avanti diremo qualcosa sulle minacce alle libertà che vengono anche dal mondo progressista). Ma sicuri che neutralizzarli, ovvero toglierli di mezzo, a colpi di pugnale, pistola o fucile sia una extrema ratio giustificabile – va da sé, a denti stretti e non apertamente – dal punto di vista di chi tiene alla democrazia e se ne erge a custode? Tra uccisioni e attentanti l’elenco dei leader populisti mandati al creatore o fortunosamente sopravvissuti ai tentativi d’accopparli lascia pensare. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

In particolare nell’Italia provincia dell’Impero assistiamo a una gara di fedeltà e sottomissione al nuovo imperatore annunciato, che vede al momento vincente il solito grottesco Salvini col suo improponibile paragone tra l’attentato a Trump e l’aggressione subita a suo tempo da Berlusconi e l’immancabile riferimento all’odio della sinistra. (Il Fatto Quotidiano)

Qualche giorno fa era stato Angelo Panebianco a rompere i freni inibitori e ad evocare in un editoriale sul Corriere della Sera la categoria del “nemico interno da battere” in un contesto di forte crisi internazionale. (Contropiano)

Immancabili le ironie e i commenti dei meme sui social dopo l’attentato a cui è sopravvissuto l’ex presidente Usa (Open)

L'Occidente è sotto scacco

Questo è il numero di venerdì 12 luglio 2024 della newsletter Hanno tutti ragione, firmata da Stefano Cappellini. Per attivare l'iscrizione clicca qui. (la Repubblica)

Non sappiamo se sia l’azione di un folle, di un gruppo organizzato, se si debba pensare a qualche interferenza esterna. Gli spari che hanno colpito Donald Trump durante un comizio in Pennsylvania ci raccontano drammaticamente a quale punto di tensione sia giunta la situazione americana, a pochi mesi dal voto. (Corriere della Sera)

Fosse andato a segno il colpo di Thomas Matthew Crooks, gli Stati Uniti sarebbero precipitati in una guerra civile. Probabilmente, con il caso Biden ancora in alto mare, sarebbero andate a monte le elezioni presidenziali previste per il prossimo 5 novembre. (Corriere della Sera)