Trasfigurazione alchemica per la Milano Design Week alle prese con una partita strategica per tutto il settore
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Il settore del lusso a corto di idee, la nuova strada imboccata dal Salone del Mobile, il lavoro onesto e instancabile delle aziende espositrici, l’ipotesi virtuosa della complementarietà, evitando la frammentazione in mille rivoli dell’intrattenimento promozionale di Francesco Morace, presidente Future Concept Lab La Milano Design Week 2025 appena conclusa, ha fornito indicazioni interessanti sullo stato dell’arte del settore, in un periodo così turbolento e controverso. (Brand News)
Se ne è parlato anche su altri media
Questa non è quindi una rassegna del Best Of del FuoriSalone, quanto una serie di considerazioni: riflessioni molto personali, scaturite dall’osservazione di alcune installazioni e mostre che sono riuscite a toccare corde che ne hanno poi toccate altre, fino a trasformarsi in pensieri più o meno orchestrati. (Interni Magazine)
Matilde Cassani Studio ha trasformato permanentemente gli spazi di Base Milano con un’installazione, Another Week , e Martina Rota l’ha attivata questionando corpi, forza e immagine con una performance. (domusweb.it)
Anche i sassi ormai sanno che il core del Fuorisalone non è il design ma il marketing urbano. (Lucy. Sulla cultura)

Se ne sono accorti anche quanti vengono a Milano per visitare i distretti e i negozi dei grand brand italiani di arredo: il Fuorisalone era ricco, mai come questa volta, di veicoli: esposti nelle vie, al centro delle installazioni e vaganti per la città. (Corriere della Sera)
Vogliono sapere le cose prima degli altri e impazziscono per l’esclusività. Per questo la Milano Design Week è la Divina Commedia di ogni milanese di nascita o di sorte: non c’è un’altra settimana che mescoli allo stesso modo gioie e rancori sotto la Madonnina. (Mowmag.com)
Mentre l'intera community si domanda anche quest'anno perché la rassegna meneghina duri così poco, calendario alla mano, ecco le mostre e le installazioni che chiuderanno nelle settimane successive, concedendo anche ai ritardatari una piacevole visita. (ELLE Decor)