Accessi abusivi ai conti: spiate le sorelle Meloni

Accessi abusivi ai conti: spiate le sorelle Meloni
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Un (ormai ex) dipendente di Banca Intesa ha potuto analizzare, senza averne alcun titolo, i conti correnti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Licenziato dall’istituto bancario, che l’ha scoperto e denunciato, ora è sotto indagine a Bari (lavorava nella filiale di Bitonto) con l’accusa di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico. Se consideriamo … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Quando al mattino a Palazzo Chigi si legge la notizia dei conti correnti spiati da un dipendente pugliese, poi licenziato, di Intesa Sanpaolo i fantasmi riemergono e lo schema è già pronto: «Siamo nel mirino». (La Stampa)

Un elenco lunghissimo di personaggi chiave della politica e della finanza che sono stati messi nel mirino da un pressochè sconosciuto bancario del Gruppo Banca Intesa che operava nella filiale di Bitonto in provincia di Bari. (Torino Cronaca)

La premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, l’ex compagno Andrea Giambruno. E ancora: i ministri Daniela Santanchè e Guido Crosetto. E il procuratore antimafia Giovanni Melillo. Sono solo alcuni dei personaggi spiati attraverso il proprio conto corrente da un ex dipendente di Intesa San Paolo. (Open)

Conti bancari spiati, Intesa: lo abbiamo scoperto noi. Imbarazzo per gli alert mancati

Eppure si parla di una vicenda è potenzialmente una nuova puntata di un caso aperto dagli accessi abusivi dell’ex finanziere Pasquale Striano alle banche dati con le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette (Sos). (ilmessaggero.it)

Secondo quanto emerso dall’inchiesta giudiziaria, i monitoraggi illegali avrebbero riguardato oltre 3.500 clienti afferenti a un totale di 679 filiali sparse in tutta Italia. Intesa Sanpaolo definisce con queste parole la condotta del dipendente che avrebbe effettuato oltre 6 mila accessi non autorizzati ai conti correnti di politici e varie personalità di spicco, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (Virgilio Notizie)

In un’organizzazione — spiega la direttiva europea Gdpr, che dal 2018 regola la materia — ciascuno può e deve avere accesso solo ai dati che, appunto, «ha bisogno di conoscere» per fare il suo lavoro. Un principio che — spiegavano ieri fonti di Intesa Sanpaolo — la banca non ritiene di a… (la Repubblica)