Valditara e Crepet, polemica sull'educazione affettiva

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Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha recentemente confermato di aver chiesto allo psichiatra Paolo Crepet di coordinare un tavolo sulla lotta al bullismo nelle scuole. Tuttavia, Crepet ha smentito di aver ricevuto tale incarico, dichiarando di non essere stato informato e di essere contrario all'iniziativa. La vicenda ha sollevato un acceso dibattito, soprattutto alla luce delle critiche mosse dal Movimento 5 Stelle, che ha accusato il ministro di aver creato confusione su un tema di grande rilevanza sociale.

Valditara, in una nota ufficiale, ha ribadito l'importanza dell'educazione affettiva nelle scuole, sottolineando come il progetto sia stato rilanciato a un anno dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Il ministro ha affermato che entro giovedì sarà pronta una bozza di incarico per Crepet, il quale avrebbe manifestato vivo interesse per il progetto. Tuttavia, le dichiarazioni di Crepet, che ha definito la proposta "imbarazzante", hanno gettato ulteriori ombre sulla gestione della questione.

Il progetto di educazione alle relazioni, promesso all'indomani del femminicidio della studentessa ventiduenne, è stato al centro di numerose polemiche. Il ministro Valditara, sommerso dalle critiche, ha cercato di difendere la sua iniziativa, ma le parole di Crepet hanno alimentato il dibattito pubblico. Il Movimento 5 Stelle ha colto l'occasione per attaccare il ministro, accusandolo di aver fatto il passo più lungo della gamba e di aver creato un caos istituzionale.

In questo contesto, la figura di Crepet, noto psichiatra e opinionista, assume un ruolo centrale. La sua smentita ha messo in discussione la credibilità del ministro e ha sollevato interrogativi sulla reale volontà di affrontare il problema del bullismo nelle scuole.