Tajani: «Puntiamo sulla diplomazia con i Dialoghi mediterranei e il G7» (Corriere della Sera) – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Roma – Rivendica il ruolo centrale dell’Italia, da Paese presidente del G7, nello scacchiere internazionale che, solo unito, può portare la pace in Medio Oriente e in Ucraina: «Anche Zelensky — ricorda Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia — ha detto che quello che arriva deve essere l’anno della fine del conflitto. Ci stiamo impegnando per questo». Per l’Ucraina come sugli altri fronti aperti, in particolare quello doppio del Medio Oriente. (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale)

Ne parlano anche altri giornali

Di Luciano Assin (Mosaico-cem.it)

Un anno e mezzo fa, il 17 marzo 2023, quando la stessa Corte prese il medesimo provvedimento nei confronti di Vladimir Putin, non ci fu bisogno di alcuna discussione. Tutti appoggiarono, anzi lodarono la decisione dei giudici dell’Aia. (Corriere della Sera)

Sono accusati, assieme ai leader di Hamas, di crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Le reazioni internazionali contrastanti. L'Olanda rispetterà il mandato. Tajani: "Siamo nella CPI. Valuteremo con gli alleati cosa fare" (AGI - Agenzia Italia)

Khamenei: “Il mandato di arresto non basta, il criminale Netanyahu andrebbe giustiziato”: Teheran: “Ora risposta all’attacco di ottobre”

Perché un crimine sia tale non basta solo la percezione dei fatti, spesso distorta: occorre una legge penale. Il principio arriva dall’esperienza giuridica romana che sanciva che non esisteva crimine senza la legge che lo prefigurasse come tale, né esisteva pena che non fosse prevista da una legge penale. (Liberoquotidiano.it)

La crociata contro i giudici di Matteo Salvini travalica i tribunali italiani e arriva fino alla Corte penale internazionale. Il vicepremier leghista se ne infischia del mandato d’arresto emesso per Benjamin Netanyahu e ricorda al premier israeliano che «sarebbe il benvenuto se venisse in Italia». (Open)

“Il recente mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa non è sufficiente. Ali Khamenei torna ad alzare i toni contro Israele. (Il Fatto Quotidiano)