"2 gennaio 1960: Addio a Fausto Coppi, il Campionissimo del ciclismo italiano"
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Fausto Coppi: l’uomo, l’atleta, il mito. Il 2 gennaio 1960 segna una delle date più tristi nella storia dello sport italiano e mondiale: la morte di Fausto Coppi, conosciuto come il “Campionissimo”. Nato il 15 settembre 1919 a Castellania (oggi Castellania Coppi), Coppi è stato uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, capace di dominare le competizioni con uno stile unico e una determinazione senza pari. (Alessandria today)
La notizia riportata su altri giornali
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Per sempre uniti. Moratto aveva gareggiato nel 1953 e nel 1954 nel Pedale Tortonese che proprio in quell’anno aveva aggiunto la dicitura ‘Fausto Coppi’ al suo nome. (Il Fatto Quotidiano)
Poche settimane prima della fine dell’anno 1959, un uomo magro, divenuto nel frattempo ancora più magro, parla dei suoi traguardi venturi: afferma che nel 1960 vorrà correre ancora il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e il Giro d’Italia, prima di diventare produttore di biciclette che siano adatte anche per percorrere strade non asfaltate: praticamente sta inventando la mountain bike con circa tre decenni d’anticipo. (Radio Radio)
Commovente come sempre la cerimonia con l’incontro con Faustino Coppi. Per ricordare il Campionissimo oggi nell’anniversario della scomparsa a Castellania si è recata anche una delegazione dell’Us Legnanese 1913 con Pino Pagani e altri amici del sodalizio. (LegnanoNews.com)
Torino, 2 gen. - Il 2 gennaio del 1960 il mondo del ciclismo diceva addio a uno dei sui simboli Fausto Coppi. Il "Campionissimo" moriva a soli 40 anni per le conseguenze di una malaria contratta in una gara in Africa. (Il Sole 24 ORE)
Pietro Moratto era stato negli anni '50 il più giovane gregario di Fausto Coppi. Aveva 90 anni. (Fanpage.it)