Max Pezzali e Claudio Cecchetto, la querelle continua
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Nel giorno in cui Sky trasmette gli ultimi episodi della serie "Hanno ucciso l'Uomo ragno - La leggendaria storia degli 883", si riaccende la polemica tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. Quest'ultimo, in un'intervista a Radio Radio, ha criticato duramente Pezzali, accusandolo di mancanza di riconoscenza. Cecchetto, fondatore di Radio Deejay e scopritore del talento di Pezzali e Mauro Repetto, ha dichiarato che "riconoscenza è sinonimo di intelligenza: più una persona è intelligente, più è riconoscente. E Max Pezzali non è un campione di riconoscenza".
La risposta di Debora Pelamatti, moglie di Pezzali dal 2019, non si è fatta attendere. In un post sui social, Pelamatti ha replicato con toni accesi, affermando che "essere intelligenti significa anche non firmare contratti capestro alla cieca per tutta la vita". La dichiarazione di Pelamatti è un chiaro riferimento ai contratti che Pezzali avrebbe firmato con Cecchetto agli inizi della sua carriera, contratti che, secondo la moglie del cantante, sarebbero stati svantaggiosi e penalizzanti.
La querelle tra Pezzali e Cecchetto non è nuova. La rottura del sodalizio professionale tra i due ha lasciato ferite profonde, che la grande eco mediatica della serie ha contribuito a riaprire. La serie, che sta registrando ascolti record e grande entusiasmo da parte del pubblico, racconta la storia degli 883, il duo musicale che ha segnato un'epoca nella musica italiana. La narrazione, divertente e ben ritmata, è arricchita dalle canzoni che appartengono alla memoria collettiva e dalle interpretazioni di Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, scelti come protagonisti.
Nel frattempo, Mauro Repetto, co-fondatore degli 883 insieme a Pezzali, ha ripreso a collaborare con Cecchetto nella nuova radio del produttore.