Doglio nominato commissario per l'edilizia penitenziaria

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Tuttosport INTERNO

"Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha firmato, su proposta del Ministro della giustizia Carlo Nordio, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, il decreto d'incarico del dott. Marco Doglio quale Commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria". Lo annuncia una nota di Palazzo Chigi, spiegando che "il Commissario, nominato" secondo quanto previsto dal cosiddetto decreto "Carcere sicuro" varato dal Consiglio dei ministri il 4 luglio, "dovrà provvedere alla realizzazione delle opere necessarie per far fronte alla grave situazione di sovraffollamento degli istituti penitenziari". (Tuttosport)

La notizia riportata su altri media

L’attività, che ha visto impiegati equipaggi del Commissariato di PS di Cassino, del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, della Polizia Stradale e di una unità cinofila, si è svolta in prevalenza nelle zone ritenute più a rischio per la consumazione dei reati, nelle zone dove maggiore è l’aggregazione sociale dei giovani, nel centro cittadino e nei punti di snodo delle principali arterie urbane ed extraurbane del citato comune. (Frosinone News)

Resta in carcere, a Santa Maria Maggiore a Venezia, l’uomo di nazionalità moldava fermato nella notte tra venerdì e sabato per l’omicidio di Giacomo Gobbato avvenuto a Mestre poco prima. Alle 11.30 la decisione della gip Maria Claudia Ardita che ha accolto la richiesta della pubblico ministero Federica Baccaglini. (Corriere della Sera)

Resta in carcere il 38enne moldavo accusato di aver accoltellato Giacomo Gobbato. L'uomo, assistito dall'avvocato Tiziana Nordio, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Claudia Ardita che ha convalidato il fermo e disposto che l'uomo resti in carcere. (ilgazzettino.it)

E dopo aver rapinato la donna e aver ucciso il giovane che la difendeva, il 48enne di origine moldava non si è fermato: ha tentato un altro colpo ai danni di una turista giapponese, sempre in Via Aleardi a Mestre, armato di coltello. (Fanpage.it)

«Che cosa farei se potessi tornare indietro? Inseguirei quell’uomo altre mille volte. Io e Giacomo siamo cresciuti con gli stessi ideali: per noi non sarebbe possibile girare la testa dall’altra parte». (ilgazzettino.it)

"La colpa è mia. Se non avessi urlato non sarebbe accorso nessuno e quel ragazzo oggi sarebbe ancora vivo" . (Tiscali Notizie)