Uccisione di un vigilante a Bergamo

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INTERNO

Mamadi Tunkara, un giovane di 36 anni originario del Gambia, è stato tragicamente ucciso a coltellate il 3 gennaio a Bergamo. Tunkara, che lavorava come responsabile della sicurezza presso il supermercato Carrefour di via Tiraboschi, era arrivato in bicicletta per iniziare il suo turno di lavoro quando è stato aggredito. L'assalitore, un uomo di circa 40/45 anni, lo ha spintonato e poi colpito con tre o quattro coltellate all'altezza del passaggio Pierantonio Cividini.

Tunkara, che aveva recentemente ottenuto la licenza media e il certificato di livello A2 in lingua italiana, stava cercando di costruirsi un futuro a Bergamo. La sua dedizione al lavoro e allo studio era evidente: frequentava la scuola la mattina e lavorava il pomeriggio. Un amico della vittima ha ricordato come Tunkara fosse una persona determinata e desiderosa di integrarsi nella società italiana.

Il presunto omicida, un 28enne del Togo senza fissa dimora, è stato fermato al confine con la Svizzera. Le autorità stanno indagando per chiarire le circostanze dell'aggressione e stabilire il movente dell'omicidio. La città di Bergamo è rimasta sgomenta di fronte a questo tragico evento, che ha scosso profondamente la comunità locale.

Tunkara, che lavorava presso il Carrefour di Porta Nuova, era conosciuto e apprezzato per il suo impegno e la sua serietà. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile tra coloro che lo conoscevano e lo stimavano.