Pronto Soccorso in tilt, ma è influenza, non Covid

I pronto soccorso sono di nuovo al collasso a causa del picco influenzale e del Covid con migliaia di pazienti in attesa da giorni di ricevere una prima assistenza sanitaria. Solo questa mattina la piattaforma della regione Lazio ha registrato 1038 pazienti nei pronto soccorso laziali in attesa di ricovero e 500 invece nella regione del Piemonte. Una fotografia che mostra ancora una volta la fragilità del servizio pubblico nazionale, incapace di sostenere il flusso dei pazienti che arrivano in ospedale. (Panorama)

La notizia riportata su altre testate

Pronto soccorso allo stremo per colpa di influenza e Covid. A lanciare l'allarme è il presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu), Fabio De Iaco: “Gli accessi si sono intensificati di circa il 50% rispetto a quanto vedevamo a settembre. (Fanpage.it)

Si presentano tanti giovani con febbre e mal di gola. Il punto di primo intervento è sotto sforzo: "Per alcuni giorni è stato intasato, continuavano ad arrivare le ambulanze e non c’erano le barelle - conferma il primario del pronto soccorso, il dottor Adolfo Pansoni -. (il Resto del Carlino)

A cura di Alessia Rabbai Prende il nome di australiana, perché i primi casi registrati sono pazienti che provengono dall'Australia. (Fanpage.it)

Un mix pericoloso che ha fatto crescere del 50%, rispetto a settembre scorso, gli accessi al pronto soccorso. Influenza e Covid-19 stanno creando una situazione molto difficile nei reparti di pronto soccorso degli ospedali. (Wired Italia)

Situazione critica in tutte le Regioni. "Problemi attesi ma nessuno si è organizzato per affrontare l'inverno" (la Repubblica)

I medici e gli infermieri, stremati, corrono da un paziente all’altro, cercano di rispondere a tutti, con calma, anche se il nervosismo è alle stelle e la conversazione con i parenti in ansia spesso trascende i limiti. (ilmessaggero.it)