Sassari 15 dicembre 2022 – Un lettino per i piccoli pazienti ricoverati nel reparto della Struttura complessa di Pediatria dell’Aou di Sassari. L’associazione Mediterraneo Padel Sassari ha consegnato un lettino pediatrico grazie alle donazioni del 1° torneo di padel riservato ai dipendenti dell’azienda. Erano presenti alla breve cerimonia di consegna il professor Roberto Antonucci, direttore della Clinica pediatrica, Roberto Sechi, presidente dell’associazione Mediterraneo Padel, Dolores Soddu, direttrice…
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Quest’anno si chiama "Australiana" ed è la sindrome influenzale che ha bussato in anticipo alla porta di molti italiani, compresa la popolazione sul territorio della Maremma. Se nell’era pre-Covid l’influenza faceva la sua comparsa tradizionalmente a gennaio, quest’anno il picco è atteso nella settimana di Natale. Ma già in questi giorni, non è infrequente sentire persone sorprese di avere mal di gola, tosse e raffreddore, condizioni sensibilmente diminuite nei due anni di pandemia, alle quali non eravamo più abituati.
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L'arrivo dell'influenza in Italia ha messo sotto pressione i pronto soccorso. Dopo i due anni di emergenza causati dal Covid, che ha prevalso sulle malattie stagionali, l'inverno si preannuncia adesso piuttosto intenso dal punto di vista della circolazione virale. La sindrome, con l'abbassamento delle temperature ma soprattutto in assenza di lockdown e mascherine, si è diffusa più rapidamente del solito.
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Influenza e Covid stanno mettendo alla prova il pronto soccorso dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo. Il punto di primo intervento è sotto sforzo: "Per alcuni giorni è stato intasato, continuavano ad arrivare le ambulanze e non c’erano le barelle - conferma il primario del pronto soccorso, il dottor Adolfo Pansoni -. Si presentano tanti giovani con febbre e mal di gola. Le prestazioni generali quest’anno, nel numero, sono le stesse dell’anno scorso, poco più di 16mila, quindi la situazione è la stessa, ma ci sono…
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Influenza e Covid, ambulanze in coda e pazienti in attesa: il dicembre nero dei pronto soccorso di Michele Bocci Situazione critica in tutte le Regioni. "Problemi attesi ma nessuno si è organizzato per affrontare l'inverno"
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I pronto soccorso sono di nuovo al collasso a causa del picco influenzale e del Covid con migliaia di pazienti in attesa da giorni di ricevere una prima assistenza sanitaria. Solo questa mattina la piattaforma della regione Lazio ha registrato 1038 pazienti nei pronto soccorso laziali in attesa di ricovero e 500 invece nella regione del Piemonte. Una fotografia che mostra ancora una volta la fragilità del servizio pubblico nazionale, incapace di sostenere il flusso dei pazienti che arrivano in ospedale.
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(LaPresse) – Al Bambino Gesù di Roma negli ultimi 15 giorni è stata registrata una media di circa 400 accessi in un giorno al Pronto soccorso da parte di bambini con sintomi respiratori e influenzali a fronte dei 250 nel mese di novembre. Si tratta di “numeri record”, come spiega Anna Maria Musolino, pediatra dell’emergenza del Bambino Gesù che sottolinea come l’influenza “è arrivata in anticipo rispetto agli anni precedenti” Roma, 13 dic.
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Influenza e Covid-19 stanno creando una situazione molto difficile nei reparti di pronto soccorso degli ospedali. Quest'anno, infatti, la stagione influenzale, con la cosiddetta influenza australiana, ha avuto un inizio piuttosto brusco, senza considerare la diffusione inarrestabile di Covid-19. Un mix pericoloso che ha fatto crescere del 50%, rispetto a settembre scorso, gli accessi al pronto soccorso.
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Influenza, boom di accessi in pronto soccorso e medici di base in crisi: “Picco a Natale” Si attende per le feste di Natale il picco dell’influenza stagionale, che quest’anno sta mettendo in crisi pronto soccorsi e medici di base anche a Roma e nel Lazio. A cura di Alessia Rabbai Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su Aggiornamenti sull'influenza ATTIVA GLI AGGIORNAMENTI Prende il nome di australiana, perché i primi casi registrati sono pazienti…
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Test antigenici per il Covid a New York in un centro tamponi mobile - Reuters La stagione influenzale è esplosa in anticipo rispetto agli anni precedenti, e gli esperti prefigurano un picco proprio nelle prossime vacanze natalizie o subito dopo. I medici lamentano già intasamenti nei Pronto soccorso e, d’altra parte, il Covid-19 non è scomparso: i ricoveri sono in leggero aumento, anche se l’incidenza è in calo per le età inferiori ai 59 anni, mentre per le sindromi influenzali i più colpiti sono i…
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"Organizzazione mondiale della sanità e Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie stimano quest’anno 7milioni di casi di influenza stagionale. Siamo già alla metà, dunque al plateau. Penso che passeremo le Feste di Natale con l’influenza", dice il dottor Giovanni Bova, direttore del Pronto Soccorso alle Scotte. Quale è la situazione in ospedale? "In questo momento in Pronto soccorso ci sono 64 pazienti, di cui 9 codici uno.
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Nella sala di attesa dei pronto soccorso ormai non c’è neanche un posto libero per sedersi e aspettare, per ore, se va bene. I medici e gli infermieri, stremati, corrono da un paziente all’altro, cercano di rispondere a tutti, con calma, anche se il nervosismo è alle stelle e la conversazione con i parenti in ansia spesso trascende i limiti. L’arrivo dell’influenza quest’anno sta mettendo sotto pressione gli ospedali, già in affanno per mancanza…
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Influenza-Covid, mix micidiale: pronto soccorso allo stremo. I medici: “Picco durante le feste” E il picco dell’epidemia stagionale è ancora lontano: previsto per le feste di Natale. Secondo Fabio De Iaco, presidente del Simeu, “la situazione è drammatica un po’ ovunque”. A cura di Biagio Chiariello Pronto soccorso allo stremo per colpa di influenza e Covid. A lanciare l'allarme è il presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza…
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Fabio De Falco, Presidente della Società italiana di medicina di emergenza e urgenza ha dichiarato che l’accesso ai PS è nettamente aumentato, al punto da affermare che rispetto a settembre gli accessi per covid ed influenza sono aumentati ai PS del 50% anche nelle regioni più virtuose. Secondo le stime questa situazione non può che peggiorare, in quanto gli accessi sono aumentati del 50% rispetto a settembre e probabilmente i dati dei contagi da covid ed influenza raggiungeranno il picco durante le festività…
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Il boom dell'influenza e il contemporaneo aumento dei contagi da Covid allarma i pronto soccorso italiani. A lanciare il monito Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu) che spiega come questo mix di virus stia mettendo a dura prova gli ospedali. Leggi anche > Sciroppi per la tosse ritirati dal mercato. L'allarme dell'Ema: «Rischio reazioni allergiche» Criticità diffuse De Iaco all'Ansa…
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MeteoWeb Reparti di pronto soccorso in difficoltà in molte regioni per l’aumento di pazienti che arrivano contagiati dal Covid o dall’influenza stagionale mentre a livello nazionale crollano le nuove vaccinazioni contro il coronavirus, segnando il record negativo di appena 900 somministrazioni nell’ultima settimana. La quarta dose, insomma, non vuole farla proprio nessuno. La contemporanea circolazione dei due virus in questo periodo…
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Un "collasso drammatico" annunciano da tempo. E le difficoltà "non possono che peggiorare nelle prossime settimane", avvisa Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di emergenza e urgenza. La conseguenza? "Ambulanze ferme perché non possono caricare barelle, ma anche personale stanco oltre l’esaurimento e pazienti esasperati"
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L’Aquila. A fronte di una situazione già critica e in vista di settimane che saranno sempre più difficili, dai medici dell’Emergenza Urgenza arriva un appello ai cittadini: “per sintomi influenzali che durano da tre giorni, a meno che non si abbiano particolari fragilità, è sconsigliabile rivolgersi al pronto soccorso”. La ‘richiesta di aiuto’ arriva da Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu) che denuncia all’ANSA la…
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«Influenza e Covid stanno mettendo allo stremo i pronto soccorso, con criticità non più localizzate ma diffuse anche in regioni considerate virtuose. Gli accessi si sono intensificati di circa il 50% rispetto a quanto vedevamo a settembre». A spigarlo all'ANSA è Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu) che precisa: «Le difficoltà non possono che peggiorare…
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Per Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu), la situazione "è drammatica un po' ovunque. Le difficoltà non possono che peggiorare nelle prossime settimane" ascolta articolo Condividi Le parole di De Iaco approfondimento Influenza, Iss: è record negli ultimi giorni, colpiti in 943mila De Iaco, che dirige il Pronto Soccorso e la Medicina d'Urgenza dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino, ha spiegato che la situazione "è drammatica un po' ovunque, non più…
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L'influenza australiana sta facendo scattare l'allarme nei pronto soccorso degli ospedali italiani. La situazione epidemica sta peggiorando: l'epidemia del virus è in fortissima ascesa. Ancora non è stato raggiunto il picco che gli esperti di aspettano per Natale o nei giorni successivi, ma i livelli raggiunti spaventano gli esperti che non si aspettavano questo numero di casi così alto, ameno non in questo periodo.
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Largamente annunciato da medici e specialisti, il combinato disposto fra influenza, Covid e altre malattie stagionali sta colpendo duro in tutta Italia. La sofferenza principale riguarda, manco a dirlo, i Pronto soccorso italiani. "Influenza e Covid stanno mettendo allo stremo i pronto soccorso, con criticità non più localizzate ma diffuse anche in regioni considerate virtuose - ha detto all'Ansa Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu) - Gli accessi…
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Di Federico Malavasi L’influenza stagionale ‘morde’ e si somma ai contagi da Covid. Una combinazione che, per le situazioni più gravi, va a incidere sull’affluenza nei pronto soccorso. Per quanto riguarda la prima, i casi si stanno moltiplicando e il picco, come da tradizione, è atteso tra la fine dell’anno e la prima quindicina di gennaio. Su questo fronte si registra però un dato positivo: quello della campagna vaccinale che, stando alle stime dei medici di base, sta andando…
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"Influenza e Covid stanno mettendo allo stremo i pronto soccorso, con criticità non più localizzate ma diffuse anche in regioni considerate virtuose. Gli accessi si sono intensificati di circa il 50% rispetto a quanto vedevamo a settembre". A spigarlo all'ANSA è Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu) che precisa: "le difficoltà non possono che peggiorare nelle prossime settimane.
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Ponte dell’Immacolata all’insegna del caos nei pronto soccorso di Roma e Lazio. «Giornalmente siamo quasi a quota mille persone che aspettano un letto per essere ricoverati nei reparti. Il che vuol dire che gli accessi sono oltre il doppio - fa sapere Giulio Ricciuto, presidente regionale del Simeu, la Società italiana della medicina di emergenza urgenza - Se si supera il tetto dei mille, il sistema dei Dea salta».
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Al livello nazionale cresce il numero di sindromi influenzali, con un'incidenza media di 16 casi ogni mille assistiti che supera la soglia considerata di intensità alta. Non è così però per il Lazio, come rivela il rapporto InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità aggiornato al 9 dicembre, dove l'incidenza è compresa tra 9,38 e 14,37, attestandosi dunque su un livello medio. Ma in tutti gli ospedali della regione e anche in quelli della provincia di Latina, primo fra tutti il Santa Maria Goretti, negli…
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IVREA-CHIVASSO - Fine anno con l'influenza: il calo delle temperature degli ultimi dieci giorni ha favorito il primo picco di casi della stagione invernale. Se ne sono accorti soprattutto i pronto soccorso: a Ivrea e Chivasso si è registrato un incremento del 20% degli accessi a causa dell'influenza. Inevitabile anche un aumento dei ricoveri, soprattutto per la fascia d'età over 65. Numeri in linea con il passato anche se, nell'ultimo biennio…
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Lamezia, mons. Parisi celebra la Messa nel reparto di oncologia dell’Ospedale “S. Giovanni Paolo II”
E, accanto a voi, i volontari, i familiari, tutti coloro che, in modo diverso, si relazionano all’ammalato per raggiungere un successo sulla malattia. “Prendersi cura della persona – ha concluso Parisi – ha una finalità precisa: dare all’altro la visione del proprio futuro, sostenere l’altro ad affrontare l’avvenire Così il vescovo monsignor Serafino Parisi che, in vista del Santo Natale, ha presieduto l’Eucaristia nel reparto di oncologia…
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Covid, nuova impennata di contagi: oggi in Calabria +1.140 rispetto a ieri. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 605929 (+1.140) rispetto a ieri. – Catanzaro: CASI ATTIVI 1711 (46 in reparto, 9 in terapia intensiva, 1656 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 104769 (104371 guariti, 398 deceduti). – Cosenza: CASI ATTIVI 2860 (67 in reparto, 0 in terapia intensiva, 2793 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 176192 (174807 guariti, 1385 deceduti).
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