Influenza e Covid, il mix letale manda in tilt i pronto soccorso. De Iaco: «La situazione è drammatica»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il boom dell'influenza e il contemporaneo aumento dei contagi da Covid allarma i pronto soccorso italiani. A lanciare il monito Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu) che spiega come questo mix di virus stia mettendo a dura prova gli ospedali. Leggi anche > Sciroppi per la tosse ritirati dal mercato. L'allarme dell'Ema: «Rischio reazioni allergiche» Criticità diffuse De Iaco all'Ansa spiega come le criticità non siano più localizzate, ma diffuse anche in Regioni considerate virtuose. (leggo.it)
La notizia riportata su altri media
Situazione critica in tutte le Regioni. "Problemi attesi ma nessuno si è organizzato per affrontare l'inverno" (la Repubblica)
Si presentano tanti giovani con febbre e mal di gola. Il punto di primo intervento è sotto sforzo: "Per alcuni giorni è stato intasato, continuavano ad arrivare le ambulanze e non c’erano le barelle - conferma il primario del pronto soccorso, il dottor Adolfo Pansoni -. (il Resto del Carlino)
Prende il nome di australiana, perché i primi casi registrati sono pazienti che provengono dall'Australia. A cura di Alessia Rabbai (Fanpage.it)
Una fotografia che mostra ancora una volta la fragilità del servizio pubblico nazionale, incapace di sostenere il flusso dei pazienti che arrivano in ospedale. Solo questa mattina la piattaforma della regione Lazio ha registrato 1038 pazienti nei pronto soccorso laziali in attesa di ricovero e 500 invece nella regione del Piemonte. (Panorama)
Influenza e Covid-19 stanno creando una situazione molto difficile nei reparti di pronto soccorso degli ospedali. Un mix pericoloso che ha fatto crescere del 50%, rispetto a settembre scorso, gli accessi al pronto soccorso. (Wired Italia)
Nella sala di attesa dei pronto soccorso ormai non c’è neanche un posto libero per sedersi e aspettare, per ore, se va bene. L’arrivo dell’influenza quest’anno sta mettendo sotto pressione gli ospedali, già in affanno per mancanza di medici. (ilmessaggero.it)