New York Times incorona 'L'amica geniale' di Elena Ferrante: è il libro più bello del XXI secolo

"L'amica geniale" di Elena Ferrante, nella traduzione inglese di Ann Goldstein e pubblicato da Europa Editions con il titolo "My Brilliant Friend" nel 2012, ha conquistato il primo posto nella classifica dei 100 migliori libri del 21° secolo del "New York Times". E/O, la casa editrice italiana di Ferrante, ha festeggiato l'annuncio con un comunicato in cui riporta la motivazione della vittoria: "Leggere questo romanzo indimenticabile e senza compromessi è come andare in bicicletta sulla ghiaia: è grintoso, scivoloso e snervante, allo stesso tempo", scrive il quotidiano statunitense che ha incoronato la misteriosa autrice napoletana che scrive sotto pseudonimo per il primo volume della sua tetralogia. (Adnkronos)

Su altre testate

Nel gruppo di giurati figuravano, tra gli altri, Stephen King, Min Jin Lee, Karl Ove Knausgaard, Bonnie Garmus, Curtis Sittenfeld, R. L. (Mangialibri)

La notizia ha subito acceso l’entusiasmo dei numerosissimi lettori napoletani che sui social hanno inviato molti post di condivisione. (La Repubblica)

È L’amica geniale di Elena Ferrante il miglior libro del 21° secolo per il New York Times Un gruppo di studiosi e lettori scelti dal New York Times ha scelto quali sono, pr adesso, i migliori 100 libri del XXI secolo. (Fanpage.it)

Il NYT giudica “L’Amica Geniale” il più bel libro del secolo

“L’Amica Geniale” di Elena Ferrante, il primo libro della celebre tetralogia napoletana, è stato recentemente incoronato dal New York Times come il miglior libro degli ultimi 25 anni. Il riconoscimento prestigioso colloca il romanzo al vertice di una lista dei 100 migliori libri del 21° secolo, sottolineando l’impatto profondo e duraturo dell’opera di Ferrante sulla letteratura contemporanea. (Orizzonte Scuola)

Fotogramma Sarà che Napoli e New York si trovano più o meno alla stessa latitudine, ma evidentemente la metropoli sull’Atlantico serba in sé un desiderio struggente di Mediterraneo, che è nel DNA di molti americani discendenti della diaspora italiana e in special modo meridionale. (Avvenire)

La fiction firmata da Saverio Costanzo e andata in onda con i primi episodi nel 2018. Ma la storia ha spopolato anche all’estero e fin dalla sua forma originale ovvero il libro dal quale è stata tratta. (La Stampa)