Manovra e bonus: dai mobili alle ristrutturazioni, come cambiano in 10 punti chiave
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La maratona di lunedì notte non è bastata a evitare un’altra giornata di passione, condita da ritardi, attese estenuanti, trattative fino all’ultimo minuto e veleni. Il tour de force sulla manovra è andato avanti nella notte, accumulando altro ritardo rispetto alla tabella di marcia. Governo e maggioranza confidavano di chiudere ieri mattina alle 10, a ridosso delle comunicazioni alla Camera della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Ue, obiettivo sfumato. (La Stampa)
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Le ultime notizie parlano di uno stop del bonus caldaia a partire dal 2025 per l'acquisto e l'installazione di impianti a gas. (idealista.it/news)
In più è stato introdotto lo stop alle detrazioni per le caldaie autonome alimentate solo a gas, come richiesto dalla direttiva Case Green. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)
Il divieto di erogare bonus per l’acquisto di apparecchiature come le diffusissime caldaiette a condensazione per l’erogazione di acqua calda sanitaria e riscaldamento per le case indipendenti è previsto dalla direttiva Ue case green ma nella formulazione originaria della legge di Bilancio 2025 non era stato recepito. (Corriere della Sera)
Ma nella bozza di testo uscito dall’esame della commissione Bilancio c’è una stretta sulle caldaie, escluse dall’agevolazione. La detrazione, si legge, “spetta anche per le spese documentate sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, ad esclusione delle spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, nella misura fissa, per tutte le tipologie di interventi agevolati”. (Il Fatto Quotidiano)
Il bonus per ristrutturare casa e l'ecobonus per la riqualificazione energetica restano al 50% per il 2025 per le prime case, e al 36% per le seconde, come previsto dalla manovra, ma con una stretta sulle caldaie alimentate a combustibili fossili che non potranno essere più portate in detrazione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La Legge di Bilancio 2025 riduce di molto le possibilità di ristrutturare casa con incentivi fiscali. Cambiano però e in peggio le aliquote: nel 2025 il 50% di detrazione decennale su un tetto di spesa di 96 mila ci sarà solo se l’immobile per cui si compiono i lavori è prima casa, altrimenti si scende al 36%. (Corriere della Sera)