Maltempo, tregua in Europa centrale ma inondazioni attese

Un po' di tregua in arrivo per l'Europa centrale dopo le piogge devastanti e le inondazioni che hanno fatto almeno diciotto morti tra Polonia, Romania, Austria e Repubblica Ceca. Oltre 5.000 soldati sono stati schierati per supportare la popolazione nella Polonia meridionale. Lo scrive la Bbc. Il maltempo si è spostato verso l'Italia ma con fenomeni meno intensi. I livelli dell'acqua a Nysa, nella Polonia meridionale, hanno iniziato a ritirarsi dopo che il sindaco della città ha ordinato ai residenti, circa 40mila persone, di evacuare. (l'Adige)

La notizia riportata su altri giornali

Il maltempo si è spostato verso l’Italia, anche se con intensità minore. Nella città di Nysa, situata nel Sud della Polonia, i livelli dell’acqua hanno iniziato a diminuire, dopo che il sindaco aveva ordinato l’evacuazione di circa 40mila residenti. (MeteoWeb)

Sì, ma quali le cause? “Aveva sempre gli occhi di fuori quando segnava un gol”. Eventuali correlazioni? “Era l’eroe di notti magiche”. (Il Giornale d'Italia)

Roma, 17 set. – Sono almeno 21 i morti in Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Romania per il maltempo che ha colpito la zona dell’Europa centrorientale con la tempesta Boris. (Agenzia askanews)

Budapest, la capitale ungherese sul fiume Danubio, e Breslavia, città della Polonia sud-occidentale sul fiume Oder, si stanno preparando ad affrontare le nuove ondate di piena. Il ciclone Boris non dà tregua all’Europa centro-orientale, in ginocchio da giorni a causa delle forti piogge che hanno già provocato 18 morti, diventando l’evento critico atmosferico peggiore dal 1997. (Il Fatto Quotidiano)

Sono salite a 18, complessivamente, le vittime della tempesta Boris nell'Europa centrale e orientale: decessi registrati anche in Romania e Austria. Una fotografia scattata prima e dopo il passaggio della tempesta Boris sulla città di Klodzko, in Polonia (Corriere TV)

Il vortice depressionario (denominato Boris dagli addetti ai lavori) presente sull’Europa centro-orientale da diversi giorni ha iniziato la sua retrogressione verso il Mar Mediterraneo e successivamente la penisola iberica. (LIMET)