E se l’intelligenza artificiale formulasse il calendario di F1?

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Formulacritica SPORT

Poche ore fa vi abbiamo parlato dell’incontro avvenuto a Bangkok, capitale della Thailandia, tra il Presidente e CEO di F1, il manager italiano Stefano Domenicali, e la Prima Ministra Paetongtarn Shinawatra (leggi qui). Durante l’incontro si è discusso del progetto di un Gran Premio nel Paese del Sud-Est asiatico da inserire nel calendario della Formula 1. La Thailandia è una delle nazioni seriamente candidate a entrare nel calendario, a discapito di quelle con il contratto in scadenza e poche possibilità di rinnovo. (Formulacritica)

Ne parlano anche altre fonti

Un grazie da parte di Liberty Media (Autosprint.it)

In particolare, dopo l’acquisto da parte di Liberty Media di alcune quote della MotoGP, il futuro dell’imolese sembrava proiettato verso il motomondiale per riportarlo sotto i riflettori mondiali, esattamente come ha fatto con la Formula 1. (Automoto.it)

F1: il governo thailandese studia la possibilità di ospitare una gara su strada a Bangkok Il primo ministro thailandese Paetongtarn Shinawatra ha incontrato martedì il capo della Formula 1 Stefano Domenicali e ha dichiarato che il governo commissionerà uno studio di fattibilità per ospitare un Gran Premio su un circuito cittadino di Bangkok a partire dal 2028. (Diretta)

Il presidente di Formula One Group Stefano Domenicali ha incontrato il premier Paetongtarn Shinawatra per parlare di un ingresso del paese del Sud-Est asiatico nel calendario del Mondiale aprendo le porte a uno stato che da anni manifesta la volontà di passare alle quattro ruote dopo essersi già inserito nel Motomondiale. (Sport Mediaset)

Lo ha annunciato in una nota ufficiale la stessa Liberty Media, società proprietaria della competizione, aggiungendo che il manager italiano manterrà la sua carica di ceo e presidente per altri cinque anni, fino al 2029. (il Giornale)

Il 13 marzo, lo stesso giorno in cui a Bruxelles scoppiava lo scandalo della corruzione in cui sarebbe coinvolto il già molto chiacchierato colosso cinese delle comunicazioni Huawei, il Parlamento Europeo ha approvato una mozione di condanna della Thailandia per avere proditoriamente rimpatriato con la forza, il 27 febbraio, 48 profughi uiguri ‒ la mozione dice «almeno 40» ‒ che da un decennio cercavano scampo dalla Repubblica Popolare Cinese, dove sono oggetto di una persecuzione inaudita. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)