"Avvenire" in crisi per l'asse Ue-Meloni: la svolta sui migranti
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Giovanni Sallusti 19 dicembre 2024 La lettura di Avvenire di ieri era un’esperienza istruttiva, a cavallo tra categorie sacre e profane. È bastato infatti che Ursula von der Leyen desse sponda sulla questione migratoria al governo italiano, perché perdesse l’aurea di infallibilità semi-papale che le viene solitamente attribuita su colonne così autorevoli in materia (papalina, non migratoria). Sì, perché «l’asse Meloni-Von der Leyen sui migranti» evocato (o esorcizzato?) a pagina 3 e imperniato sostanzialmente sul “modello Albania” turba assai il quotidiano dei vescovi. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Pur trovando ampio spazio nelle conclusioni del vertice dei Ventisette, resta invece sullo sfondo il capitolo immigrazione, destinato ad essere uno dei principali dossier di cui si occuperò la nuova Commissione Ue guidata da Ursula von der Leyen. (il Giornale)
(Adnkronos) – Una riunione per fare il punto sulla gestione dei flussi migratori e poi la prima sessione del Consiglio europeo sull’Ucraina, prima di rientrare in hotel a causa di un “intenso stato influenzale”. (CremonaOggi)
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Una riunione per fare il punto sulla gestione dei flussi migratori e poi la prima sessione del Consiglio europeo sull'Ucraina, prima di rientrare in hotel a causa di un "intenso stato influenzale". La presidente del Consiglio, febbricitante, accoglie l'invito degli altri leader a concedersi qualche ora di riposo in albergo e chiede al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, in quanto membro del Med5, di rappresentare l'Italia nel prosieguo dei lavori. (Adnkronos)
A metà pomeriggio, quando a Palazzo Chigi iniziano ad arrivare le agenzie di stampa sulla sentenza della Cassazione che dà ragione ai giudici sui migranti, si attiva la macchina della propaganda del governo. (Il Fatto Quotidiano)
Ad annunciarlo è stata la presidente von der Leyen in un incontro informale con la premier Meloni a margine del Consiglio Europeo (Open)