L’Iran respinge le accuse: nessun complotto per assassinare Trump

L'Iran ha respinto nuovamente con forza questa mattina le accuse dell'intelligence americana, riportate dalla stampa Usa, secondo cui ci sarebbe stato un piano di Teheran per assassinare Donald Trump già alcune settimane prima dell'attentato di sabato scorso. «Respingiamo con fermezza qualsiasi coinvolgimento nel recente attacco armato contro Trump e le accuse secondo cui l'Iran aveva intenzione di portare avanti un'azione simile», si legge in una nota del portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kananoi. (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Ma il Paese di Ali Khamenei nega (il Giornale)

Le news, rivelate dalla Cnn, vengono diffuse pochi giorni dopo l'attentato che Trump ha subìto sabato 13 luglio, quando è Le autorità americane hanno ottenuto nelle scorse settimane informazioni di intelligence (Secolo d'Italia)

Teheran ha definito le accuse come “affermazioni con obiettivi e intenzioni politiche ostili”. Nasser Kanaani, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, ha dichiarato che la Repubblica islamica “respinge con forza qualsiasi coinvolgimento nel recente attacco armato contro Trump”. (Il Quotidiano Italiano - Bari)

Trump alla convention con l’orecchio fasciato. Biden lo sfida a un nuovo dibattito: “Sono vecchio, ma lucido”

Accuse “maligne”. L’Iran respinge le rivelazioni della Cnn di un piano di Teheran per assassinare Donald Trump. (Il Fatto Quotidiano)

Nelle ultime settimane le autorità statunitensi hanno ottenuto informazioni su un complotto dell’Iran per tentare di assassinare Donald Trump, uno sviluppo che ha portato i servizi segreti ad aumentare la sicurezza attorno all’ex presidente nelle ultime settimane, hanno detto alla CNN diverse persone informate sulla questione. (Il Sole 24 ORE)

Acclamato dalla folla, ha risposto con pugno, lo stesso gesto fatto dopo l’attentato a Butler. Il candidato repubblicano Donald Trump si è presentato, senza Melania, ma con una vistosa medicazione all’orecchio ferito alla convention di Milwaukee. (la Repubblica)