Meloni torna in Libia, che si appella a Roma e Bruxelles: “Abbiamo troppi migranti”

Pochi giorni fa Imad Trabelsi, ministro degli Interni del governo di Tripoli, riconosciuto dall’Onu (a differenza di quello del maresciallo Khalifa Haftar, a Bengasi, nella Cirenaica), si è lamentato del fatto che in tutta la Libia si trovano almeno 2,5 milioni di stranieri (dei quali, tra il 70 e l’80% illegali), perlopiù in arrivo dall’Africa subsahariana, ma perfino dall’India e dal Bangladesh… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto oggi a Tripoli al Trans Mediterranean Forum. «Il formato adottato dal Forum - ha dichiarato Piantedosi - che riunisce i Paesi dell’area Mediterranea, i Paesi dell’Africa Subsahariana, la Commissione europea e le organizzazioni internazionali, è pienamente in linea con il metodo di lavoro che l’Italia ha adottato a partire dall’insediamento del Governo Meloni nel 2022, come dimostrano la Conferenza di Roma del luglio 2023 e il lancio del Piano Mattei». (Ministero dell'Interno)

E l’intervento in pubblico è un lampo: sette minuti. Ieri la premier italiana è volata a Tripoli insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. (ilmessaggero.it)

Di qualunque cosa parlino, probabilmente mira ad aumentare il numero di uccisioni nel Mediterraneo. Sea Watch insulta e attacca il governo italiano e la sinistra tace. (Liberoquotidiano.it)

Meloni: "Africa può produrre energia, da Italia buon esempio con Piano Mattei"

Tripoli, Giorgia Meloni: "I migranti illegali sono nemici di quelli legali" (La Stampa)

Nel mentre che il nostro Premier, insieme al Ministro Piantedosi, si trovavano in Libia per partecipare al Trans-Mediterranean Migration Forum, cercando di trovare un accordo in grado di limitare le migrazioni verso il nostro Paese, l'ennesimo dai tempi del duo Berlusconi - Gheddafi, i ragazzi della Sea-Watch International hanno diramato un comunicato stampa non esattamente pacifico. (Il Giornale d'Italia)

“Sull’energia stiamo affrontando parecchie crisi. Ma ogni crisi è un’opportunità. (ilmessaggero.it)